Monfalcone potenzia il Pronto soccorso, novemila accessi in tre mesi

Monfalcone potenzia il Pronto soccorso, novemila accessi in tre mesi

L'ANNUNCIO

Monfalcone potenzia il Pronto soccorso, novemila accessi in tre mesi

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 30 Mar 2023
Copertina per Monfalcone potenzia il Pronto soccorso, novemila accessi in tre mesi

Il dato nel primo trimeste del 2023. Da maggio arriverà anche l'ambulatorio ematologico, Cominotto: «Serve l'area semintensiva».

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L’ospedale San Polo di Monfalcone vedrà potenziato il servizio di Pronto soccorso e della Medicina d’urgenza. Un’altra novità, che riguarda sempre il nosocomio cittadino, è rappresentata dall’attivazione del nuovo ambulatorio di Ematologia. Le notizie risalgono a questa mattina dopo un incontro tenutosi nell’auditorium ospedaliero al quale hanno partecipato il direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana, il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, il direttore della struttura complessa di Ematologia, il dottor Francesco Zaja e il direttore del dipartimento di Emergenza e Accettazione, dottor Franco Cominotto.

Assieme a loro era presente anche il dottor Ranieri Giuseppe Cravero, responsabiledella Medicina d’urgenza e del Pronto soccorso del San Polo. In apertura d’incontro, il direttore Poggiana ha annunciato sinteticamente l’implementazione delle professionalità e delle prestazioni dedicate al pronto soccorso, poi la parola è passata agli specialisti presenti. “Questa è la prima riorganizzazione post-pandemia – spiega Cominotto – un evento che ha portato molti cambiamenti nella struttura complessa e che ha imposto di fronteggiare la grave situazione nella quale riversavano pazienti critici".

"La nostra idea di fondo è quella di poter contare su una ricchezza di personale adeguata a tutti i Pronto soccorso, strutture che hanno raggiunto nuovamente i livelli del periodo pre Covid in termini di accesso”. Nel 2022 l’attività del pronto soccorso cittadino ha mostrato un incremento di circa il 20% dei casi rispetto all’ anno precedente. Nel 2021 si sono registrati 31.852 casi, mentre nel 2022 sono stati registrati 38.885 accessi. Si tratta perciò di un numero di casi nuovamente in linea con il 2018 e 2019 tenuto conto, per quel periodo, l’aggravio della difficoltà gestionale dovuta ai pazienti positivi al Covid. Nel primo trimestre 2023 sono stati registrati già novemila pazienti.

“Il Pronto soccorso deve avere la semintensiva” ha affermato Cominotto. Dallo scorso mese di maggio negli stessi locali del pronto soccorso a seguito dell’apertura di due posti letto di Medicina urgenza semi-intensiva, si gestiscono anche pazienti critici ricoverati con lo stesso personale in dotazione al Pronto soccorso. Il tasso di occupazione è stabilmente oltre il 100% arrivando in alcuni mesi a picchi del 190%, con un tempo medio di degenza di 4 giorni. A far luce su questi dati è stato il dottor Cravero. “Dal mese di gennaio – spiega sempre il medico - sono state ricavate dalla ex sala di attesa cinque postazioni destinate a pazienti in attesa di valutazione o di altra destinazione a seguito della loro valutazione clinica".

"La sorveglianza di queste postazioni sarà garantita con l’assunzione di altrettanti operatori socio sanitari”. Per quanto riguarda il personale infermieristico sono attualmente presenti 33 infermieri turnisti sui 38 necessari. Nel mese di aprile ormai alle porte, è previsto l’arrivo di due nuovi infermieri. E ancora Cravero: “È prevista ancora l’attivazione di quattro posti letto destinati alle urgenze e si conta di poter riportare i posti letto di Osservazione breve intensiva che attualmente sono otto, fino a dieci”. Il direttore Poggiana ha inoltre assicurato che le aree interessate da questi cambiamenti sono state individuate e che il progetto potrà verosimilmente realizzarsi tra luglio e agosto.

Aprirà invece il 2 maggio il nuovo ambulatorio ematologico che avrà sede nel Dipartimento clinico dell’ospedale San Polo al secondo piano dell’edificio C. Sarà possibile accedere al questa nuova realtà ogni martedì dalle ore 8.30 alle ore 13 per effettuare le prime visite di accesso e i controlli. “Abbiamo notato una riduzione della fuga di pazienti in altre strutture – spiega il dottor Zaja – anche grazie alla scelta delle cure in day hospital che hanno ridotto il numero di ricoveri ordinari”. L’attività ematologica nel territorio Giuliano-Isontino è quindi aumentata sensibilmente".

Gli ospedali di Monfalcone e Gorizia gradualmente non saranno più dei centri detti “spoke”, ma garantiranno maggiori prestazioni dedicate all’utenza. Qui si tratteranno pazienti adulti affetti da emopatie benigne e maligne, si somministreranno chemioterapie e immunoterapie, si assegneranno delle terapie biologiche mirate a seconda del target di riferimento e si potrà ricorrere al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche. Rispetto al 2019, i pazienti in cura con Asugi sono passati da 816 a 1671 sgravando il carico di casi cui faceva fronte l’Asfc di Udine.

“L’ospedale deve essere il luogo più sicuro per i pazienti ma anche il più dignitoso. Le notizie apprese oggi ci dicono che stiamo percorrendo la strada giusta” così il sindaco Cisint nei ringraziamenti finali.

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