Monfalcone, partiti i lavori da 1,5 milioni di euro all'immobile di via Rossetti

Monfalcone, partiti i lavori da 1,5 milioni di euro all'immobile di via Rossetti

Il progetto

Monfalcone, partiti i lavori da 1,5 milioni di euro all'immobile di via Rossetti

Di I.B. • Pubblicato il 18 Nov 2022
Copertina per Monfalcone, partiti i lavori da 1,5 milioni di euro all'immobile di via Rossetti

Lo stabile verrà trasformato in otto alloggi da destinare ad altrettante famiglie che ne hanno necessità.

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Sono partiti i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Rossetti 21, nel rione Panzano, affidati all’impresa Minozzi srl di Povoletto in raggruppamento con l’impresa Idrotermica srl di Buttrio a seguito di nuova procedura di gara d’appalto. Il fabbricato storico, che si trova nella via di accesso principale al quartiere, è costituito da un unico corpo di fabbrica con un piano seminterrato, due piani fuori terra e un sottotetto ed è destinato ad accogliere otto alloggi ad uso residenziale con finalità sociali.

“Ci impegniamo molto affinché gli edifici sfitti della Città vengano riqualificati e messi a disposizione dei cittadini. Grazie a questo intervento ricaveremo ben otto appartamenti, che destineremo a chi ne ha diritto”, commenta il primo cittadino. La durata dei lavori è fissata in 365 giorni per un importo a base di gara di 1milione 290mila euro e un quadro economico di spesa complessivo pari a 1milione 650mila euro.

“È anche un modo per recuperare l’identità di un quartiere ricco di storia come Panzano - prosegue il sindaco - che attraverso la sua riqualificazione, in questo caso dell’immobile di via Rossetti, ma anche di strade, edifici e altri punti di interesse, si migliora sempre più, presentando una bella cartolina di sé stesso a cittadini e turisti”.

“La situazione alloggiativa a Monfalcone e nel territorio basso isontino, per la sua complessità, rappresenta un problema pesante. Continuiamo a ricevere costantemente richieste da parte dei cittadini che hanno bisogno di una casa, situazione resa ancora più difficile dallo sblocco degli sfratti e abbiamo chiesto ad Ater di poter avere un elenco degli alloggi sfitti, per avere contezza di quale sia il patrimonio nelle disponibilità dell’ente che può e deve essere assegnato e anche per poter chiedere alla Regione le risorse necessarie al riattamento degli stabili che hanno bisogno di interventi manutentivi, soprattutto in considerazione del rincaro dei costi registrato nel settore dell’edilizia. Salute, casa e lavoro sono temi che riteniamo essenziali per salvaguardare i nostri concittadini, soprattutto i più bisognosi”, conclude Cisint. 

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