Monfalcone, ok della giunta al Peba: lavori per oltre 6 milioni di euro

Analizzati più di 21 kilometri di percorsi pedonali e 44 edifici pubblici. Sono 3082 i punti sensibili. Urgenze in via Cosulich e via Valentinis.

Approvato in giunta, la scorsa settimana, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche della città di Monfalcone. Si tratta della chiusura di una prima parte di procedimenti di riqualificazione del territorio comunale che con il nuovo anno verranno realizzati. A renderlo noto, stamane, l’assessore alle priorità strategiche del Comune Anna Maria Cisint, il consigliere delegato ai rioni Irene Cristin e l’ingegner Andrea Ceschia. L’ok all’attuazione del Piano ha permesso di tracciare il “disegno” degli interventi che interesseranno le varie vie della città anche se alcuni problemi sono già stati risolti.

Lo studio degli architetti Erica Gaiotto e Francesco Casola della pordenonese Tabula Architetti Associati ha permesso di analizzare oltre 21 kilometri di percorsi pedonali, 44 edifici comunali comprese le pertinenze esterne. Sono 1919 i punti “sensibili” in ambito urbano e 1163 quelli della parte edilizia per un totale di 3082 siti bisognosi di intervento. Il valore complessivo degli interventi è di 6 milioni e 115mila euro. Le criticità più urgenti sono quelle di carattere urbano per 3 milioni e 196mila euro. «Si lavora per innalzare i livelli di accessibilità pubblica del nostro comune – sono le parole dell’assessore Cisint – non solo guardando alla disabilità ma pensando anche alla sicurezza di anziani, mamme con neonati, non vedenti, ipovedenti e altre categorie fragili».

Tra i percorsi pedonali particolarmente “presidiati” dallo studio dei tecnici emerge complessivamente un tratto di 1025 metri di via Cosulich, 1115 metri di via Duca d’Aosta e 915 metri di via Valentinis. Non sono mancate le attenzioni sulle piazze del centro, via della Crociera, i percorsi pedonali del Giardino Fantini “Sasso” e quello lungo il Canale De’ Dottori. Punti sensibili anche via San Francesco, viale San Marco, via Natisone, via San Polo e Largo Anconetta.

Nella relazione composta da circa 60 pagine viene fatto riferimento ad un primo grosso lotto di opere necessarie pari a circa due terzi del da farsi. Anche la fase partecipata aperta ai portatori di interesse e alla cittadinanza ha aiutato i professionisti ad elaborare le soluzioni progettuali e a raccogliere dati preziosi. «L’occhio giovane dei tecnici pordenonesi ha permesso di fare un lavoro veramente importante – continua Cisint – abbiamo fissato le priorità per riuscire a tracciare una mappatura chiara ed aggiornata e in modo da capire quanto incidono le singole criticità sulla vita delle persone».

Da parte sua l’ingegner Ceschia ha ricordato l’utilizzo dell’applicativo regionale in materia per mappare i rilievi. «Alcune criticità sono risolvibili con la manutenzione ordinaria – spiega – sono emerse anche indicazioni utili sui percorsi tattilo plantari in prossimità delle piste ciclopedonali». Imponente è il finanziamento che riguarda via Aulo Manlio: 540mila euro degli oltre 6 milioni previsti. «Intendiamo dare piena attuazione a questo piano – specifica Cisint – senza dimenticare i 15 milioni di euro di interventi già fatti in 8 anni di amministrazione». «Questo piano – aggiunge Ceschia – è uno strumento che aiuta ad ottenere finanziamenti dalla Regione e che permette di attingere risorse anche da altre fonti».

Da ottobre al corrente mese, sono stati investiti 1 milione e 202mila euro per strade, un parcheggio e la riqualificazione urbanistica. Tra le priorità d’intervento ci sono la parte sud di via Cosulich, via Valentinis e via Romana. Non ci sono rioni che hanno bisogno più di altri. «La situazione è equilibrata – conclude Cisint – il nostro obiettivo è puntare a connessioni semplici. Si lavorerà per curare percorsi omogenei e attenti a percorsi pubblici delicati. Anche le geo segnalazioni aiutano a prendere provvedimenti».

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