Monfalcone, 10 milioni in 8 anni allo sport e Cisint chiude al cricket: «Non ci sono spazi»

Monfalcone, 10 milioni in 8 anni allo sport e Cisint chiude al cricket: «Non ci sono spazi»

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Monfalcone, 10 milioni in 8 anni allo sport e Cisint chiude al cricket: «Non ci sono spazi»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 11 Set 2024
Copertina per Monfalcone, 10 milioni in 8 anni allo sport e Cisint chiude al cricket: «Non ci sono spazi»

L'amministrazione locale rinvendica gli investimenti fatti negli ultimi anni, sul campo di cricket Cisint spinge per la soluzione privata: «Vado anche a co-inaugurare il nuovo impianto».

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È di 10 milioni di euro la cifra degli investimenti che il Comune di Monfalcone ha garantito in otto anni per supportare lo sport cittadino. A darne contezza, stamane, sono stati l’assessore alle priorità strategiche per lo sviluppo economico e sociale Anna Maria Cisint e allo sport Fabio Banello. «Ci siamo mossi dando una gerarchia alle destinazioni economiche – illustra Cisint – la visione primaria si è concentrata attraverso gli investimenti sulle scuole, mentre in un secondo momento abbiamo puntato sulla riqualificazione urbanistica dei “punti neri” cittadini come Marina Julia, Carso, via delle Mandrie o il Punto più a Nord del Mediterraneo e altro».

«Siamo stati molto presenti nell’ambito sportivo e continuiamo ad esserlo – continua Cisint – e abbiamo anche ampliato la possibilità di curare gli aspetti sociali ad esso correlati». Nel tempo quindi, sono stati molti i lavori svolti. Si pensi alla nuova gradinata del campo sportivo Boito realizzata con il contributo di 500mila euro della Regione o all’efficientamento energetico del Palapaliaga dove sono stati ampliati gli spogliatoi con fondi di bilancio per 300mila euro, rifatti la tribuna, i servizi igienici e la centrale termica anche grazie all’apporto di fondi ministeriali.

C’è poi il Centro sportivo integrato, del valore di 2 milioni di euro, che verrà inaugurato a novembre. È in via di costruzione il Centro Sportivo di Largo Isonzo costato 800mila euro. Una “palestra a cielo aperto” che per nascere ha visto l’intervento del Comune che ha un diritto reale sull’area di proprietà della diocesi di Gorizia. Più di 160mila euro - tra fondi regionali e comunali – sono serviti per mettere mano ai campi da tennis. Anche la palestra della scuola secondaria Randaccio è stata adeguata e rinnovata con quasi 600mila euro di Pnrr.

L’efficientamento energetico ha riguardato anche la struttura sportiva di via Rossini per 451mila eero mentre altri 557mila si sono resi necessari per eseguire le opere di sanificazione, di rinnovo degli spogliatoi e di riqualificazione della pista dello Stadio Cosulich. Circa 120mila euro sono stati destinati al beach soccer e al windsurf per manutenzioni straordinarie. È stato rifatto il controsoffitto della Palestra Verde di via Baden Powell per 300mila euro.

«Abbiamo deciso in base alle esigenze della comunità e alla realtà che ci si presenta – motiva Cisint – sono stati tutti investimenti a favore della collettività e fatti senza seguire alcuna ideologia. Ci siamo mossi sulla base delle segnalazioni fatte dalle associazioni cittadine». A Monfalcone i tesserati under 18 sono più di 2mila su oltre una trentina di società sportive. Quindi sul panorama associativo cittadino la risposta sociale garantita dall’amministrazione è stata definita «importante».

Cisint ha specificato che il parametro adottato è stato quello del rapporto tra costi e benefici. «Un aspetto da conoscere necessariamente in via preventiva per dare risposte adeguate al fabbisogno comunitario» commenta. Va detto che non è finita. L’amministrazione intende infatti andare avanti e guarda ad un project financing per la realizzazione di una nuova piscina. L’avvio del project potrebbe scattare nel 2025 per un impegno di almeno 4 milioni di euro. Tra le opere in stand by ci sono anche l’assegnazione della gestione del bocciodromo comunale e il rifacimento dell'impianto sportivo della Marcelliana. Tra le necessità, compaiono pure il rettanfolo artificiale e di sfogo al Cosulich e la realizzazione del terzo campo di pallavolo a Marina Julia.

Infine, c’è in previsione lo spostamento della tensostruttura allestita alla scuola Randaccio che verrà destinata al litorale per garantire allenamenti e – tramite il flusso di atleti e famiglie – garantire un supporto alle attività economiche rionali anche nel periodo invernale. Restando sulle tematiche sportive, l’assessore allo sport Banello ha anche specificato che cura quotidianamente i rapporti con tutte le associazioni del territorio. E qui si arriva al secondo punto oggetto della conferenza stampa odierna.

Sulla nota vicenda del cricket, sia Banello che Cisint hanno specificato che «non esiste alcuna iscrizione di un’associazione di cricket all’Albo delle associazioni». Sulla polemica della mancata partecipazione della disciplina alla Festa dello Sport tenutasi in piazza nel 2018, i due amministratori motivano che i componenti «erano privi di copertura assicurativa» richiamando rischi associati a tale sport e il rispetto delle regole. «Non ci sono spazi pubblici da destinare al cricket a Monfalcone – dichiara Cisint – come mai queste persone non si rivolgono a Fincantieri?». Per questa pratica è necessario più spazio di un campo di calcio.

«Non si tratta di una questione di razzismo – prosegue l’assessore europarlamentare – e non è uno dei principali sport europei». Secondo i due esponenti leghisti la questione va ricondotta alle promesse «non mantenute dalla giunta Altran perché in verità non ci sono spazi adeguati». «È l’ideologia di sinistra a sorreggere queste polemiche. Perché tutto il peso deve essere a carico dei cittadini monfalconesi?». Cisint – raggiunta nelle scorse ore da nuove minacce di morte e che vede il suo partito sotto attacco – dice sì ad una soluzione derivante da una proposta privata.

«Amo tutti gli sport – motiva – vado anche a co-inaugurare il nuovo impianto». In sostanza, per l’amministrazione, questa non è una priorità in quanto non c’è una sede preesistente di cui tener conto in termini di manutenzione e sostegno economico. «Mancano gli spazi. Qui nessuno vieta niente. Continueremo a dare risposte seguendo il buon senso e senza ideologie, ma basta falsità. Pretendo delle scuse per quanto successo».

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