IV EDIZIONE
Monfalcone, Mario Brandolin nella commissione del Premio Visintin

La commissione è stata nominata dal comitato scientifico dell’associazione culturale Apertamente, il concorso dedicato allo storico di Sagrado.
L’associazione culturale Apertamente e la Fondazione Roberto Visintin promuovono anche quest'anno il premio letterario a Monfalcone riservato a giovani autori di narrativa e saggistica, dedicato alla memoria di Roberto Visintin. L’evento è diventato ormai un appuntamento fisso per il mondo letterario e della scrittura, non a livello solo locale. Tutto questo sarà reso possibile grazie all’impegno del sodalizio, che ha sede a Monfalcone, ed è operativa sul territorio regionale dal 2010, e di Evelyn e Marino Visintin, genitori di Roberto.
La partecipazione alla quarta edizione è riservata a scrittori con età non superiore ai 45 anni. La manifestazione di interesse dei candidati ai fini della partecipazione è stata fatta pervenire all’associazione entro il 31 gennaio 2024.
Il premio sarà unico e consisterà nella cifra di mille euro, una somma che verrà consegnata durante una cerimonia pubblica che avverrà entro il 30 aprile 2024. Intanto, la commissione è al lavoro per valutare gli elaborati presentati. Nell’organismo è Mario Brandolin il nuovo componente che affiancherà Marco Menato ed Emanuela Masseria, già membri della giuria nell’edizione 2023. La commissione è stata nominata dal comitato scientifico dell’associazione culturale Apertamente, sodalizio che assieme alla famiglia Visintin organizza annualmente il Premio.
Chi sono i giurati?
Marco Menato, presidente, laureato in lettere e Filosofia all’Università di Trieste, è stato, fino alla pensione, direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia. Ha diretto anche la Biblioteca Statale di Trieste e ha insegnato Bibliografia nelle Università di Venezia e di Trieste e in altre Università italiane. È autore di numerose pubblicazioni.
Mario Brandolin, dopo la laurea in filosofia all’Università di Trieste, si è diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano in Drammaturgia e Organizzazione teatrale. Ha lavorato per oltre vent’anni al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia come addetto alla attività culturali, aiuto regista e responsabile dell’ufficio stampa. Ha collaborato nell’organizzazione di manifestazioni teatrali in Regione e nel resto d’Italia. E’ stato per cinque edizioni nella direzione del festival internazionale Mittelfest di Cividale accanto a Moni Ovadia. Collabora con il quotidiano Messaggero Veneto come critico teatrale e letterario.
Emanuela Masseria, laureata in psicologia e giornalista, collabora con diverse testate dal 2002. Attualmente è dipendente dell'Università di Trieste dove lavora all'Ufficio Divulgazione scientifica. Ha scritto il saggio "L'uso terapeutico della metafora" (Edizioni Psiconline, 2017) e, in collaborazione, "Fuori, dove la parità non esiste"(Edizioni La mongolfiera, 2012) e "Fiducia oltre il confine". La visione di Darko Bratina tra società e politica", (Kinoatelje, 2019).
Gli obiettivi del premio
L’ambizione dell’associazione, e della neo costituita Fondazione Roberto Visintin, è quella di consolidare il premio dedicato alla memoria dello storico originario di Sagrado, in modo da promuovere la ricerca e l’ingegno dei giovani autori, valorizzando allo stesso tempo il ventaglio di interessi che Roberto Visintin ha coltivato e ci ha lasciato. L'autore vincitore del premio avrà l’opportunità di presentare la sua opera nel corso della rassegna letteraria “Il libro delle 18.03”, che da ormai molti anni si svolge a Gorizia, raccogliendo un vasto consenso di pubblico e critica.
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