In salita granatieri
Monfalcone, la Galleria Rifugio diventerà luogo della memoria e spazio espositivo
Nel progetto definitivo sono stati ridelineati l’ingresso, la pavimentazione e l’illuminazione.
Definiti i nuovi serramenti e le finiture architettoniche che verranno utilizzate per riqualificare l’ingresso e garantire l’accessibilità della Galleria Rifugio, individuata la tipologia di pavimentazione in grado di drenare l’acqua e scelto il sistema di illuminazione, scenografico e a basso consumo energetico. Sono queste le principali novità presenti all’interno del progetto definitivo, in fase di approvazione da parte della giunta, per la riapertura della Galleria Rifugio che, giovedì, verrà inviato alla Sovrintendenza per l’approvazione - il cui parere è propedeutico all’avvio dei lavori - la quale avrà poi 120 giorni per rispondere. Acquisiti i pareri, potranno quindi partire le due gare per l’affidamento dei lavori per la parte architettonica e per la parte strutturale dell’opera, che verranno realizzate in contemporanea. L’affidamento dovrebbe quindi avvenire entro metà aprile.
“Monfalcone diventa sempre più una città culturale, radicata alla sua storia e alla sua identità", commenta il sindaco, Anna Maria Cisint. La Galleria Rifugio, che prevediamo di inaugurare entro gennaio 2024, rappresenta un viaggio nel tempo che ci porta ad immaginare sensazioni ed emozioni provate da chi in quei luoghi ha trovato riparo dalle bombe. Storia ed innovazione che si incontrano per far ripercorrere ai cittadini e ai turisti un’esperienza fortemente emozionale e formativa. Un monumento che si inserisce in un contesto più ampio e che potrà far immergere i visitatori in un percorso culturale attraverso il quale, a pochi metri di distanza, sarà possibile visitare il nuovo Museo Medievale, la Galleria d’Arte contemporanea, la Rocca e il Muca. Cultura che si sposa con il mare, il Carso e tutto quanto la nostra città offre, nell’ottica di far diventare Monfalcone sempre più attrattiva per il turismo”.
Verrà quindi riaperto l’accesso dalla scalinata Granatieri - murato nel 1945 e poi ricoperto, negli anni cinquanta dalla scalinata della Salita Granatieri - che si attesta su Piazza della Repubblica, mediante la modifica di una fascia della scalinata di Salita Granatieri da destinare a corridoio di accesso alla galleria, dotando tale entrata e l’uscita ubicata presso il parcheggio di Salita alla Rocca.
Sarà creato un percorso a senso unico dalla scalinata verso il Carso, che si svilupperà dal nuovo atrio di accoglienza - all’interno del quale verrà allestito uno spazio informativo che si svilupperà per circa 5 metri di lunghezza - e proseguirà, per circa 30 metri, lungo tutta la galleria, che sarà mantenuta con le pareti in roccia a vista, e allestita con esposizione di pannelli fotografici rappresentanti le opere di realizzazione della galleria (1943), le vicende legate al suo utilizzo come rifugio, la sua chiusura (1945) e i lavori di riapertura (2021-22).
Da questo punto in poi la galleria presenterà una sezione regolare con rivestimento originario delle pareti e della volta in calcestruzzo (percorso lungo circa 50 metri con due stanze laterali a sinistra, ciascuna di circa 25 mq); lungo tale percorso verranno posizionati pannelli fotografici e audiovisivi strettamente legati alle vicende belliche e ai bombardamenti avvenuti a Monfalcone nella seconda guerra mondiale. Da qui e fino a dopo la curva della galleria, per un tratto di circa 110 metri, saranno allestite esposizioni fotografiche, anche a tema, lungo un percorso pedonale centrale, con uno o due eventi luci-suoni che riportano alle vicende belliche e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, con possibile esposizione di modelli di aerei dell’epoca. Per i successivi 120 metri che portano fino all’uscita - nella parte in cui, nel 1945, furono stoccate ingenti quantità di esplosivi - saranno evidenziati ed evocati, attraverso luci e audio, gli effetti ancora visibili dell’esplosione incidentale accaduta in quell’anno, che portò alla chiusura della galleria. Il progetto dell’allestimento della strumentazione multimediale è curato dal Consorzio Culturale del Monfalconese. Rispetto al precedente progetto, che prevedeva una pedana con dei parapetti per consentire il passaggio dei visitatori, tutto il percorso verrà coperto da una pavimentazione pedonale drenante, in modo tale da scongiurare il rischio di scivolamento in caso di ristagno d’acqua, tipico dei tunnel.
Il sistema di illuminazione, anziché centrale come inizialmente previsto, sarà laterale e più diffuso per retroilluminare, facendole risaltare, una serie di sagome umane a grandezza naturale che verranno posizionate lungo il percorso, ognuna delle quali rimanda ad altrettante esperienze vissute all’interno della galleria che, nel loro insieme, costituiscono un percorso autoguidato che accompagna il visitatore in modo lineare attraverso testi scritti in modo diretto ed essenziale, con lo scopo di comunicare un messaggio espresso in termini che fanno riferimento ad esperienze umane universali.
Il tutto accompagnato da un’atmosfera sonora costituita da suoni, rumori o semplici elementi musicali. La Galleria Rifugio, di proprietà del Demanio, rimarrà in concessione al Comune di Monfalcone, che si occuperà della sua gestione. Il quadro economico per la riapertura della Galleria Rifugio ammonta a 670 mila euro ed è comprensivo di opere strutturali, edilizie e architettoniche.
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