Il caso
Monfalcone, la prima donna bengalese dona il sangue al centro trasfusionale
Si chiama Fatema e ha deciso volontariamente di portare a termine il percorso iniziato con gli incontri informativi.
È Fatema la prima donna originaria del Bangladesh a donare sangue al Centro trasfusionale di Monfalcone. Un gesto pubblico e consapevole che si inserisce in un percorso di integrazione e di coesione sociale.
«A giugno – rimarca Enrico Bullian, Consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG – avevamo fatto partire il progetto di inclusione per favorire la donazione del sangue e del plasma anche fra la popolazione di origine straniera, che supera il 30% dei residenti a Monfalcone. Il progetto da allora è andato avanti: sono soddisfatto di aver accompagnato le prime donazioni di persone di fede musulmana a Monfalcone, a partire da un imam locale e da alcuni altri operai cantierini di origine asiatica».
Il percorso, dunque, è proseguito ed è arrivato alla tappa successiva: «Fatema è la prima donna originaria del Bangladesh a donare nel Centro Trasfusionale di Monfalcone. Ringrazio Fatema per la collaborazione e per averlo fatto pubblicamente, in maniera consapevole. Un altro piccolo passo nella giusta direzione, così i muri della diffidenza crolleranno più velocemente. I donatori, di qualunque provenienza o etnia, compiono un gesto utile a tutta la comunità e anche a se stessi, per tenere monitorato il proprio stato di salute. La donazione si intreccia anche con altre tematiche fondamentali: la solidarietà, l’altruismo, l’emancipazione di genere. Confidiamo che altre e altri seguano l'esempio».
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