Monfalcone Civica e Solidale: «Calderoni cancelli il decreto vergogna sull’amianto»

Monfalcone Civica e Solidale: «Calderone cancelli il decreto vergogna sull’amianto»

L’APPELLO

Monfalcone Civica e Solidale: «Calderone cancelli il decreto vergogna sull’amianto»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Mar 2025
Copertina per Monfalcone Civica e Solidale: «Calderone cancelli il decreto vergogna sull’amianto»

I civici Bullian, Morsolin, Saullo e Cuscunà definiscono le visite degli esponenti dell’ Esecutivo in città «una vuota sfilata di ministri».

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«C’era la firma della Ministra Calderone – assieme a quella del Ministro leghista Giorgetti – sul Decreto Vergogna sull’Amianto: Le chiediamo di cancellare quel Decreto e portare una proposta in Parlamento di superamento definitivo del Fondo Vittime Amianto istituito dalla destra nel 2023 che doveva servire in realtà a finanziare in maniera surrettizia società pubbliche della cantieristica navale, ovvero Fincantieri, colpevoli dei decessi dei lavoratori per l’esposizione all’amianto» ad affermarlo sono il consigliere regionale Enrico Bullian e i candidati della lista “Monfalcone Civica e Solidale” Cristiana Morsolin, Alessandro Saullo e Gianpaolo Cuscunà all’indomani della visita del ministro del Lavoro in città che tra i temi affrontati - confrontandosi con le sigle sindacali e con le organizzazioni datoriali – ha parlato anche di revisione delle modalità di gestione del Fondo Amianto e di impegno del Governo sull’ «immigrazione ‘qualificata’».

«Crediamo che la presenza del Ministro del Lavoro Calderone a Monfalcone serva in primis a rispondere su questo: verrà cancellato il Decreto Vergogna sull’Amianto? – continuano Bullian, Morsolin, Saullo e Cuscunà - di incontri sul lavoro fatti in campagna elettorale ne abbiamo già visti altri, con seguito scarso o nullo. Se non ci saranno risposte sull’amianto, di tutta questa campagna elettorale a Monfalcone rimarrà una lunga e vuota sfilata di ministri. Questo dimostra l’evidente competizione interna fra i partiti del centro destra che, fra l’altro, hanno marginalizzato la componente civica conservatrice con l’accordo spartitorio pre elettorale».

«In generale, tutta questa ‘filiera’ di Ministri avrebbe potuto essere usata per risolvere le questioni vere di Monfalcone, un unicum nazionale, piuttosto che per questa opera di propaganda. Qui una maggiore e più qualificata presenza pubblica – a tutti i livelli – sarebbe ampiamente giustificata dalla composizione sociale di Monfalcone. Si pensi alla scuola, alle politiche di integrazione e al socio-sanitario in particolare» concludono gli esponenti civici di McS.
Foto di Fabio Bergamasco

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