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Monfalcone: per Cisint è plebiscito e vola al 70%. La sinistra non convince ancora

La sconfitta Morsolin prepara i cinque anni di opposizione, «ma abbiamo unito il centrosinistra». Orlando non raggiunge il seggio in consiglio.
Nessun ballottaggio a Monfalcone. I numeri, fin dai primi exit poll, hanno dato esito favorevole nei confronti di Anna Maria Cisint che, alla fine, porta a casa oltre il 72%. Morsolin si attesta al 24% e Francesco Orlando non raggiunge il 4%. L’ex “baluardo rosso” rimane, dunque, in mano al centrodestra.
“Il primo pensiero è il grazie verso i miei concittadini. Penso che abbiamo riportato questa città a una dimensione che merita, l’abbiamo rimessa in piedi. Guardiamo alla portualità in maniera nuova, guardiamo al turismo in maniera nuova e al commercio in maniera nuova. Guardiamo ai giovani e agli anziani, chiamandoli e chiedendo loro se stanno bene. Siamo forti di fronte a coloro che pretendevano e oggi non lo fanno più, mettendosi all’ascolto”.
Secondo Cisint hanno fatto sentire la propria voce “i cittadini silenziosi”. Per quanto riguarda le prime azioni, “la prima delibera sarà quella dell’applicazione del patto sul lavoro con le parti sociali e datoriali. Devo ringraziarle perché abbiamo lavorato molto bene in questi cinque anni. Bisogna eliminare il dumping salariale e sociale che esiste nel mondo del lavoro”.
Opere pubbliche non mancano. “Dalla piazza alle terme andiamo avanti a fare quello che i cittadini vogliono”, conclude Cisint.
Dal canto suo, Morsolin, nella sede di Piazza Cavour, pensa all’opposizione per i prossimi cinque anni prendendo la sconfitta con positività. “Nel congratularci con coloro che hanno vinto, ribadisco che per noi è una vittoria morale perché siamo riusciti a compattare il centrosinistra”.
Un’opposizione diversa perché, in questo caso, Morsolin entra in consiglio comunale da candidata sindaco. “Dobbiamo parlare di lavoro, di industria, di redditi e di comunità. Dobbiamo tornare a portare al centro del discorso politico il lavoro. L’opposizione sarà diversa perché saremo ben più compatti. Da qui ricominciamo per ricostruire una nuova storia per Monfalcone”, conclude Morsolin.
“Purtroppo, dobbiamo constatare che non siamo riusciti a entrare in consiglio per poco”, sottolinea Francesco Orlando. “Le persone che non sono andate a votare non hanno avuto il senso di responsabilità di votare delle persone che vanno contro una narrazione che, è evidente, non è una narrazione corretta. Prendiamo atto di quello che sono state queste elezioni: siamo partiti da 0 e siamo arrivati al 4%. Unica amarezza è stata non entrare almeno in consiglio”, conclude Orlando che fa “i complimenti ad Anna Cisint, un risultato che credo vada oltre le più rosee aspettative, si potrebbe definire un Consiglio comunale bulgaro”.
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