Per l'associazione Alzheimer Isontino una nuova sede nel 2023

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L'annuncio

Per l'associazione Alzheimer Isontino una nuova sede nel 2023

Di I.B. • Pubblicato il 04 Feb 2023
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I nuovi locali sono completamente attrezzati. «Lavoro dell'associazione fondamentale per il concetto di sanità socio territoriale».

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Condivisione degli obiettivi 2023 e una nuova sede messa a disposizione dell’Associazione Alzheimer Isontino da parte del comune, il risultato dei colloqui di stamattina tra il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, la presidente e del vicepresidente dell’associazione, Solange Carniero e Diego Calligaris, il consigliere con delega Irene Cristin, il dottor Marco Mesaglio e il segretario comunale Luca Stabile.

L’incontro si è infatti formalizzato in un cambio di sede a favore dell’Associazione - prima presso la Residenza Protetta di via Crociera, occupata dal nuovo servizio di Infermieristica di Comunità - che la prossima settimana visionerà i locali messi a disposizione dal comune, “completamente attrezzati: riscaldamento, wifi, collegamento telefonico e la possibilità di mantenere la realtà dell’associazione all’interno di uno spazio privato ed esclusivo”, perché, “il grandissimo lavoro dell’associazione è parte fondamentale dell'applicazione del concetto di sanità socio territoriale. Motivo questo di condivisione degli obiettivi per il 2023” spiega il sindaco, Anna Cisint.

“Ci impegniamo da anni nel sostentamento e nella vicinanza a chi soffre di questa terribile malattia, nonché ai loro cari”, spiega la presidente. Bilancio estremamente positivo infatti, quello degli anni addietro, che vede la messa in atto di diversi progetti “di grande aiuto per le famiglie che vivono situazioni così complesse”.

“Con ‘Insieme Andemo’ ci occupiamo del duplice accompagnamento all’interno della patologia”: grazie al progetto infatti, che vede nel 2023 il suo quarto anno di applicazione, “vengono seguiti sia il paziente malato di Alzheimer che i familiari". Il primo grazie a dei colloqui con degli psicologi formati, i secondi con una vera e propria formazione a cura di operatori sanitari, che spiegano passo passo come seguire al meglio la persona malata. Per l'anno in corso in arrivo un altro grande progetto sperimentale, “che ci vedrà impegnati nel supporto delle persone che soffrono di demenza con una componente tumorale”, conclude Carniero.

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