Monfalcone al voto: dibattito politico in salita per la candidatura ‘etnica’ di Bou Konate

Monfalcone al voto: dibattito politico in salita per la candidatura ‘etnica’ di Bou Konate

LE REAZIONI

Monfalcone al voto: dibattito politico in salita per la candidatura ‘etnica’ di Bou Konate

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Mar 2025
Copertina per Monfalcone al voto: dibattito politico in salita per la candidatura ‘etnica’ di Bou Konate

La lista Italia Plurale divide. Cisint, «inutile il servilismo della sinistra». Moretti, «risposta sbagliata a nove anni di radicalismo anti islamico».

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È assodato: i candidati sindaci di questa tornata elettorale sono tre. Li citiamo in ordine alfabetico: Bou Konate, Diego Moretti e Luca Fasan. Il primo di questi – ma l’ultimo in ordine di tempo ad annunciare la sua discesa in campo con la lista “Italia Plurale” – genera le prese di posizione contrarie dell’ex sindaco capolista della Lega, Anna Maria Cisint e del candidato di centrosinistra Diego Moretti. La lista di Konate è composta da 18 componenti non italiani.

«Il “partito” musulmano guidato dal capo della moschea irregolare, Bou Konate, correrà con il simbolo di Italia Plurale, il movimento politico fondato da Aboubakar Soumahoro – commenta Cisint - quest’ultimo è noto non solo per le vicende giudiziarie della sua famiglia, ma anche per aver proposto il Ramadan come festa nazionale. Adesso si spiegano le numerose visite a Monfalcone dell’ex paladino della sinistra ideologica, sostenuto da Fratoianni e Bonelli. Konate e Soumahoro, infatti, non sono altro che “creature” delle politiche delle porte spalancate, volute per anni dai governi di centrosinistra. Incapaci di convincere il popolo italiano, questi governi hanno fatto di tutto per accaparrarsi nuovi elettori con leggi che hanno permesso l’ingresso di migliaia di extracomunitari, come quella sui ricongiungimenti familiari, che la Lega è riuscita a cambiare restringendola».

E ancora: «A nulla è servito il servilismo del candidato sindaco della sinistra, Moretti, che prima si è fintamente appassionato di cricket e poi si è cimentato in imbarazzanti richieste di voti a un gruppo di uomini musulmani, alcuni con la caratteristica barba arancione, con cui ha dovuto comunicare tramite un interprete. Inutili anche i bagni in spiaggia in solidarietà con le donne integralmente coperte».

Cisint parla quindi di sottomissione e letargo della sinistra monfalconese precisando: «Nella coalizione di Moretti ci sono i grandi amici di Konate, quelli che, come Bullian e lo stesso Moretti, lo hanno invitato in Regione insieme a un condannato per estorsione in Fincantieri. Insomma, un vero e proprio accerchiamento». Concessione di cittadinanze «con troppa facilità» e radicalizzazione musulmana alla quale «interessa insinuarsi nelle governance dei territori per far entrare l’Islam dalla porta principale delle istituzioni che governano» sono i temi che con forza l’europarlamentare continua quindi a portare avanti.

La candidatura «in autonomia e in corsa solitaria» con una propria lista etnica alle prossime elezioni non piace nemmeno a Moretti. «Una scelta che rispetto ma non condivido – afferma il dem - non è così che si fa inclusione e coesione della comunità». «La scelta dell'amico Bou fa anche giustizia di una narrazione, strumentale e faziosa, della destra, tesa a rappresentare il centrosinistra come la coalizione acriticamente pro-immigrati» precisa. «Sono invece preoccupato che questa scelta può essere la risposta sbagliata a nove anni di radicalismo anti islamico e anti stranieri che ha fatto sviluppare solo odio, paura e un muro contro muro molto pericoloso» conclude Moretti.

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