Monfalcone, addio alla scuola Cuzzi: ieri ultimo giorno prima dell'abbattimento

Monfalcone, addio alla scuola Cuzzi: ieri ultimo giorno prima dell'abbattimento

L'operazione

Monfalcone, addio alla scuola Cuzzi: ieri ultimo giorno prima dell'abbattimento

Di Redazione • Pubblicato il 06 Giu 2023
Copertina per Monfalcone, addio alla scuola Cuzzi: ieri ultimo giorno prima dell'abbattimento

Il nuovo edificio potrà contenere trecento alunni e alunne. Nel periodo dei lavori sarà garantito un servizio di scuolabus per le altre sedi.

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Ieri, lunedì cinque giugno, l’edificio che per decenni ha ospitato la scuola “Cuzzi” di Largo Isonzo ha simbolicamente salutato alunni, dirigenti, personale e genitori prima della sua demolizione. Lo stabile che ha formato generazioni intere di monfalconesi sarà infatti completamente ricostruito, rispondendo alle attuali normative vigenti in materia di edilizia antisismica e di risparmio energetico grazie a un investimento di 5.992.800 euro di fondi Pnrr che il Comune di Monfalcone è riuscito a attrarre attraverso il progetto di fattibilità tecnico economica presentato al Ministero dell'Istruzione dal raggruppamento di professionisti guidato dallo studio MADS Associati con Ermanno Simonati & Altri di Trieste.

Presente alla festa per il saluto anche il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint che, accompagnata dall’assessore all’Istruzione, Tiziana Maioretto, ha commentato: “Abbiamo detto Ciao alla scuola Cuzzi insieme a bambini e insegnanti di oggi e di ieri, alla presenza anche della storica preside, la professoressa Romani, e dell’attuale dirigente Zamar ma, soprattutto con tanti bambini e ragazzi e anche con nonne e genitori che oggi accompagnano i loro nipoti e i loro figli per salutare insieme quella che è stata la scuola di molti monfalconesi, alla quale siamo tutti affezionati. Un ciao che in realtà è un arrivederci. Nonostante il dispiacere nel dover abbattere uno degli edifici al cui interno si è contribuito a costruire la storia della città, siamo consapevoli che l’intervento di demolizione e rifacimento dello stabile si era reso necessario in quanto la scuola attualmente non è più a norma, perchè da quando è stata costruita molti criteri sono cambiati".

"La nuova Cuzzi sarà più bella e, soprattutto, staticamente sicura, moderna, tecnologica e con un grande valore aggiunto rappresentato dalle caratteristiche che consentiranno un notevole risparmio energetico. Oggi qui abbiamo anche potuto apprezzare le idee dei bambini che hanno realizzato dei modellini che rappresentano la scuola che vorrebbero e noi realizzeremo una struttura che va incontro a quelle che sono le esigenze dell’attuale sistema scolastico. Probabilmente durante il periodo di costruzione del nuovo stabile ci saranno dei disagi ma, grazie alla costante collaborazione tra il Comune, dirigente, insegnanti e genitori, abbiamo trovato delle soluzioni tampone - negli spazi della scuola Randaccio, dell’oratorio della Marcelliana e del Centro Giovani - per accogliere al meglio gli studenti. La scuola è dei bambini e siamo certi che loro in primis apprezzeranno la nuova sede e il dispiacere per aver perso lo storico edificio lascerà spazio ai sorrisi quando potranno entrare nelle aule della nuova Cuzzi”, così ancora Cisint. 

La nuova scuola primaria Cuzzi è dimensionata per 300 alunni, si eleverà per due piani fuori terra, consentendo una nuova e più efficace organizzazione logistica degli spazi, puntando all’aumento della sicurezza statica e alla riduzione dei consumi e delle conseguenti emissioni inquinanti. Verranno utilizzati materiali eco compatibili, puntando alla semplicità delle forme e della copertura, con particolare attenzione al contenimento energetico attraverso un impianto fotovoltaico da 40 kW. La struttura sarà in pannelli prefabbricati di legno, gli spazi saranno moderni e luminosi e ci saranno ampie aree comuni. Le aule per le lezioni saranno 12, alle quali si aggiungeranno aule speciali e spazi interdisciplinari. Durante i lavori, il Comune metterà a disposizione il servizio scuolabus per accompagnare gli alunni nelle sedi scolastiche provvisorie.  

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