Botta e risposta
1,8 milioni per Molo Torpediniere a Grado, scontro sui fondi tra Calligaris e Raugna
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Il consigliere regionale del Carroccio risponde al primo cittadino sulla concertazione. Raugna ribatte, «state solo intervenendo dove di vostra competenza».
"Nel ddl 141 di Assestamento appena approvato dal Consiglio regionale sono stati destinati 1,8 milioni di euro per la città di Grado". Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale della Lega, Antonio Calligaris, al sindaco di Grado, Dario Raugna, spiegando che "si tratta di un intervento per la messa in sicurezza e risistemazione del molo torpediniere".
"Forse al primo cittadino di Grado è risultato difficile leggere tutto il documento di Assestamento perché molto corposo, ma certamente avrebbe potuto informarsi con gli uffici regionali o con i consiglieri regionali che hanno certamente preso visione dei contributi destinati alla città lagunare. Dispiace - aggiunge Calligaris - che Raugna abbia scelto invece di usare toni accesi verso questa amministrazione regionale accusandola di poca attenzione per Grado, senza prima verificare il contenuto dell'assestamento".
Il consigliere del Carroccio ricorda anche i 25 milioni di euro destinati dalla Regione alle Terme di Grado, "un progetto strategico per il turismo di tutto il Friuli Venezia Giulia, che l'amministrazione Raugna sembrerebbe fare di tutto per non realizzare".
Pronta la risposta del sindaco di Grado, Dario Raugna, che sottolinea come “la Regione ha messo soldi dove è competente in quanto Molo Torpediniere è competenza della Regione. Lo ringraziamo per l’interessamento ma sarebbe ora che, dopo il Molo, l’amministrazione regionale si interessasse anche agli scavi dei canali lagunari, della Litoranea Veneta e di Porto Mandracchio. Sono tre anni – prosegue Raugna – che nessuno muove nemmeno un cucchiaino di fango. Gli ultimi scavi sono della precedente amministrazione regionale che si è interessata di questo ambito dal Porto al Canale di Barbana. I fondi della concertazione sono altra cosa, sono fondi destinati alle municipalità e non agli ambiti in cui la Regione è competente”, prosegue il primo cittadino.
"Per quanto concerne la costruzione delle nuove Terme, il Comune di Grado ha fatto quanto previsto negli accordi con la Regione affinché Promoturismo possa partire con la banditura dell’opera, che è ferma perché la Regione non ha ancora chiarito se debbano essere affidate a GIT o a un privato, a fronte di un investimento pubblico di 30 milioni che mise a disposizione il vicepresidente Bolzonello e mai utilizzati da chi avrebbe il compito di realizzare l'opera", conclude Raugna.
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