Mobbing sul lavoro, crescono i casi: donne over 50 le più esposte a Gorizia

Mobbing sul lavoro, crescono i casi: donne over 50 le più esposte a Gorizia

le statistiche

Mobbing sul lavoro, crescono i casi: donne over 50 le più esposte a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Lug 2024
Copertina per Mobbing sul lavoro, crescono i casi: donne over 50 le più esposte a Gorizia

Presentati i numeri dello sportello di via Barzellini nei primi 6 mesi dell'anno, in aumento rispetto al 2023. Emergono casi anche a scuole e nelle forze armate.

Condividi
Tempo di lettura

Continua a crescere la quantità di persone che si rivolgono al Punto di ascolto anti-mobbing di Gorizia, come dimostrano i dati del primo semestre 2024. A illustrare le statistiche sono state questa mattina la referente dello sportello, Teresa Dennetta, e la consigliera comunale delegata alle Pari opportunità, Marilena Bernobich. Ricordando la partenza del servizio nel 2018, l’esponente dell’amministrazione ha rilevato che «i numeri ci hanno dato ragione», tanto da raggiungere parametri simili a Udine e Pordenone.

Nel complesso, aumentano gli utenti rispetto allo stesso periodo del 2023, passando da 49 a 62, di cui 52 hanno fatto il primo ingresso da gennaio in poi. Sono in particolare le donne che si rivolgono ai professionisti in via Barzellini, con l’identikit tracciato dalla stessa Dennetta: spesso sono over 50, dipendenti del settore privato, vittime di soprusi da parte dei titolari. È il genere femminile quello preponderante, infatti, con 46 casi (pari al 75%) pari ai 16 (25%) con uomini: una differenza che vede crescere la presenza rosa.

Per la coordinatrice del Punto, il fatto che siano soprattutto gli adulti con più di 50 anni a denunciare maltrattamenti è legato alle condizioni famigliari e personali, come la necessità di assentarsi dal lavoro per accudire genitori anziani o per motivi di salute. Dal punto di vista dei contratti, aumentano le richieste di aiuto da chi ha un lavoro a tempo indeterminato (oggi pari all’89%), così come cresce la percentuale di utenti che arriva dal settore pubblico. Questo rimane secondario rispetto al privato (65%) ma è in netta crescita (dal 26% al 35%).

La prima causa presunta di disagio lavorativo, riporta il report del servizio comunale, sono proprio i fattori di carattere socio-anagrafico (dal 20% a inizio 2023 al 39%). Seguono le assenze prolungate, congedi e permessi (17%) e infortunio e malattia professionale (13%). Le vessazioni si traducono principalmente con umiliazioni e critiche (57 casi registrati), seguito dall’eccesso di controllo sul lavoro (50). Se c’è perfetta parità di genere da parte dell’accusato di mobbing, nel 75% delle volte è il superiore o il titolare.

L’analisi di Dennetta rileva poi che, «rispetto a passato, ora i più colpiti sono impiegati diplomati e laureati. La fascia operaia generalmente è più sindacalizzata, l’impiegato d'ufficio invece spesso non conosce i propri diritti, soprattutto nel privato». Nel pubblico, si registrano novità con l’arrivo di istanze da parte di componenti delle forze armate: «Fa capire che anche loro chiedono aiuto. Prima c'era paura a esporsi». Crescere anche il malessere in ambiente scolastico, prosegue la coordinatrice.

In ogni caso, il contatto con lo sportello avviene in modo anonimo e non si avviano cause contro alcunché. «Chi viene da noi vuole rimanere nel posto di lavoro - specifica l’avvocato - e ci chiede come fa a sopravvivere. Se avessero deciso di avviare una causa, andrebbero direttamente da avvocati o sindacati». La collaborazione con le sigle è comunque presente, così come con i medici di base per reindirizzate le persone in difficoltà verso questo canale di ascolto, che nel giro di 48 ore risponde a tutti i primi contatti.

La provenienza geografia è da tutto il territorio provinciale. Il Punto di Ascolto è in via Giuseppe Barzellini 5, attivo il martedì e venerdì dalle 10 alle 17 e il giovedì dalle 9 alle 17. Le consulenze sono gratuite ed è possibile accedervi anche telefonicamente, chiamando lo 0481 091326, o via mail scrivendo a antimobbing.gorizia@gmail.com. Le professionalità presenti: lo psicologo psicoterapeuta Paolo Ballaben, medico del lavoro Andrea Campanile e Teresa Dennetta, avvocato giuslavorista. Ulteriori informazioni sul sito internet dedicato. cold-smooth-tasty

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione