LA VISITA
Il ministro Tajani a Gorizia dopo il tavolo a Lubiana, focus su seggio in Parlamento e scuola
Di ritorno dal tavolo bilaterale il ministro si fermerà in città per incontrare i vertici forzisti.
Martedì 29 ottobre il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà a Gorizia. Si tratta di una breve visita concentrata in tre momenti fondamentali. Dopo l'arrivo all'aeroporto di Ronchi alle 15.30, alle 16 Tajani raggiungerà il Museo di Santa Chiara per visitare la mostra “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l'anima del mondo” . A questo proposito, l'assessore comunale alla Cultura Oreti si è detto «molto felice e soddisfatto: dimostra che ciò che stiamo portando avanti suscita l'interesse del Governo vista poi l'imminente Capitale europea della Cultura che ha riflesso internazionale».
Attorno alle 16.45, nella sala all'ultimo piano del complesso museale, il vicepremier terrà una conferenza stampa su temi di politica nazionale e internazionale. Alle 17.15, spazio alle interviste televisive prima di raggiungere gli amministratori e i vertici locali di Forza Italia al ristorante Mediterraneo e ripartire quindi verso Padova. Il passaggio a Gorizia si inserisce nel viaggio di ritorno di Tajani da Lubiana dove è in programma un incontro con la ministra degli Esteri slovena Tanja Fajon per discutere fondamentalmente quattro punti relativi ai rapporti fra i due Paesi, presumibilmente l'argomento dell'incontro con la stampa previsto a Gorizia.
Di primaria importanza è l'articolo 26 della legge 38 relativo alla possibilità di avere un seggio garantito alla Camera dei Deputati e al Senato per un rappresentante della minoranza. «Si tratta di una realtà all'interno del consiglio regionale - spiega il consigliere comunale Walter Bandelj di Slovenska Skupnost - ma a livello nazionale non si è ancora raggiunto questo obiettivo. Fra Italia e Slovenia c'è una collaborazione molto forte, non esiste più l'attrito di trent'anni fa e quindi stiamo facendo pressione su Roma perchè venga riconosciuto questo diritto, garantito in Croazia e Slovenia nei confronti della minoranza italiana indipendentemente dal numero di preferenze raggiunte».
Il secondo punto dell'incontro fra i ministri riguarderà i finanziamenti alle associazioni della minoranza, fermi da vent'anni a fronte di spese che tendono invece costantemente ad aumentare. A seguire, argomento di discussione sarà la scuola e in particolare l'istituzione di un ufficio scolastico speciale che, per legge, è previsto già dai trattati di Londra e di Osimo. Strutture simili già esistono nelle province di Trento, Bolzano e in Valle d'Aosta e, nonostante la legge 38 del 2001 abbia introdotto delle disposizioni riguardanti le scuole con lingua di insegnamento slovena, le norme restano inattuate.
Ultimo punto all'ordine del giorno, la convenzione con la Rai con riferimento all'aumento delle ore di trasmissioni televisive e radiofoniche. Scarsa è la visibilità dei canali nazionali italiani e lo spegnimento degli impianti in onda media da cui venivano irradiati i programmi dalla Sede RAI per il Friuli-Venezia Giulia ha provocato un significativo disagio agli utenti in regione e nella più vasta area dell’Alto Adriatico, privando una parte consistente di questi dell’ascolto di trasmissioni a loro dedicate e prodotte fin dagli anni 50. Per ovviare a tale inconveniente va costruita una rete di trasmissione radio Digital Audio Broadcasting DAB+ nella Regione FVG, da estendere in accordo con la Slovenia e la Croazia in modo da creare un MIX transfrontaliero che preveda la ritrasmissione dei programmi radiofonici, per una completa copertura delle zone dove sono presenti le minoranze linguistiche.
Anche la III rete bis RAI FVG che diffonde oltre all’informazione anche i programmi regionali in italiano, sloveno e friulano (canale 810 del digitale terrestre) ha una scarsa qualità causata da una forte compressione del segnale video e audio. Tale caratteristica se per un telegiornale dedicato all’informazione locale è forse tollerabile, non può invece esserlo per programmi televisivi con contenuti di intrattenimento, didattico, culturale e artistico. La bassa qualità per i programmi in convenzione ne inficia il servizio rendendolo non fruibile.
A proposito della sua breve permanenza a Gorizia, l'assessore comunale al Welfare Silvana Romano ha dichiarato che il vicepremier è molto interessato a Go!2025: «Questo anche perchè la Capitale Europea è stata costruita dai sindaci di Forza Italia già a partire da Valenti e poi da Romoli».
Foto Wikimedia Commons
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.