la storia
Integrazione e formazione a San Canzian: l'azienda Bennati modello di sviluppo
Sono cinque i nuovi lavoratori stranieri assunti grazie al decreto Flussi, dieci dipendenti hanno seguito il corso d'italiano offerto dall'azienda.
Investire sulla formazione per contribuire a migliorare il processo di integrazione dei propri dipendenti. È quanto ha realizzato l'azienda Bennati Srl di San Canzian d'Isonzo, una realtà economica d'eccellenza nel territorio bisiaco per quanto riguarda la filiera del latte e la zootecnia. L'impresa è di proprietà della famiglia Favrin che la gestisce dal 2016. Federica Favrin è l'amministratore delegato. "Abbiamo assunto del personale grazie alla possibilità offerta alle aziende dal decreto Flussi - spiega il direttore aziendale Fabio Rivolt - che permette l'ingresso e l'assunzione diretta dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non, nel territorio dello Stato italiano".
Sono cinque i nuovi lavoratori stranieri che operano all'interno dell'azienda appartenente ad un settore che - bisogna ammetterlo - agli italiani proprio non piace. Queste persone provengono dall'India, dal Marocco e dall'Albania. "Grazie all'apprendimento della lingua italiana - continua Rivolt - i nostri dipendenti aumentano i loro momenti di socialità sul territorio e portano qui la loro famiglia. È un investimento aziendale che abbiamo voluto fare per permettere a queste persone di comprendere meglio il loro compito sul posto di lavoro".
"Quando sono arrivati qui parlavano un po' in inglese ma per comprendersi meglio vicendevolmente andava fatto un passo in più". Però, in tutto, sono stati 10 gli iscritti al corso di italiano di 40 ore tenuto dalla professoressa Alessandra Rea. Le lezioni hanno permesso ai corsisti di raggiungere il livello 2 pre A1 e di conseguire l'attestazione che arricchirà il loro curriculum professionale. "I risultati sono stati soddisfacenti - commenta Rivolt - i ragazzi hanno imparato come impostare e sostenere una conversazione giornaliera comprendendo le basi necessarie per lo svolgimento delle proprie mansioni nei vari ambiti come la mungitura, la vitellaia, l'alimentazione e la pulizia della stalla".
Assieme al direttore, abbiamo incontrato Guido Rumiz, veterinario aziendale. "40 anni fa - spiega Rumiz - le generazioni che gestivano le stalle prima che diventassero delle vere e proprie aziende, erano tutte di provenienza agricola in quanto le famiglie del posto lavoravano la terra e allevavano gli animali. Ora, si vive un cambiamento. Le persone disposte a lavorare in questo campo arrivano dall'estero e vanno formate e fatte integrare. C'è quindi una crescita e si crea una nuova cultura".
Il lavoro vicino casa
Una volta arrivati in Italia, assunti e formati, questi operai trovano alloggio nelle foresterie aziendali. Si tratta di tre nuclei abitativi con appartamenti di varie dimensioni. Alcuni dipendenti vivono assieme ai loro colleghi, altri - se si ricongiungono alla loro famiglia - si sistemano negli spazi abitativi più ampi.
La realtà aziendale
La Bennati Srl è composta dal centro aziendale e un complesso di stalle suddivise per le vacche in produzione, stalla partorienti, vacche in asciutta cioè non munte, la stalla delle manze e la vitellaia con la zona di svezzamento. Poi ci sono i fienili, la concimaia e la trincea degli insilati dove matura il mais. "Abbiamo 2mila bestie in azienda - spiega Rivolt - suddivise a metà tra vacche definite 'in latte' quindi in mungitura e la 'rimonta' cioè il gruppo delle figlie che da vitella diventano manza".
Gli altri numeri
"Ogni capo produce mediamente 37 litri di latte al giorno - sono le parole del veterinario Rumiz - la mungitura avviene 3 volte al giorno tramite un sistema 'a giostra'. Si contano qualcosa come 1100 parti all'anno ma questo dipende dalla fertilità stagionale. Vale a dire, in media, dai 50 a i 160 parti al mese". Tutta l'azienda possiede 900 ettari di terreni che partono dalla località Rondon di San Canzian fino ad arrivare a Dobbia, nel comune di Staranzano.
Tutta la proprietà confina con il fiume Isonzo e con la Riserva naturale dell'Isola della Cona. Il latte di alta qualità prodotto in terra bisiaca viene trasportato alla Granarolo di cui la Bennati è socio membro del loro consorzio. Sono 24 i dipendenti che si dedicano alle stalle, mentre altri 6 sono impiegati tra settore amministrativo e campagna.
Un ambiente sano e all'avanguardia
Tutte le 2000 vacche presenti godono di una vita tranquilla e sana. "Tutto è a norma nel rispetto della loro salute e dell'igiene degli ambienti" specifica Rivolt. Il cibo che viene dato a tutti i bovini è quasi completamente di provenienza a kilometro zero e prodotto con i frutti della campagna circostante. I risultati aziendali sono notevoli. La famiglia Favrin credendo nel valore del territorio, ha puntato su uno sviluppo imprenditoriale targato Made in Italy promuovendo il valore dell'integrazione e puntando sulla sostenibilità grazie al supporto della tecnologia. Alla Bennati sono stati per esempio installati due impianti fotovoltaici e a breve ne arriverà un terzo.
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