Migranti dormono per strada, Striscia la Notizia arriva a Gradisca

Migranti dormono per strada, Striscia la Notizia arriva a Gradisca

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Migranti dormono per strada, Striscia la Notizia arriva a Gradisca

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 20 Ott 2022
Copertina per Migranti dormono per strada, Striscia la Notizia arriva a Gradisca

Il servizio andato in onda ieri sera, la denuncia del sindacato: situazione grave.

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Striscia la Notizia arriva a Gradisca d’Isonzo. E lo fa per l’annoso tema, ormai persistente da settimane, dei richiedenti asilo che si affollano di fronte la caserma dei carabinieri di via Zorutti. Una tematica che, va detto, più volte la stampa locale, sia online che cartacea, ha affrontato.

Il servizio, andato in onda ieri sera, 19 ottobre, è stato realizzato dalla conduttrice radiofonica Rajae Bezzaz che ha raggiunto la caserma dove ha incontrato Fabio Fontana del sindacato carabinieri Unarma. “Purtroppo non è una nostra competenza, noi non abbiamo le strutture logistiche e riusciamo ad aiutarne cinque o sei al giorno: gli altri sono costretti a bivaccare”, ha ricordato Fontana. “Sarebbe un compito primario della Polizia di Frontiera. Il lavoro diventa impossibile, anche solo bere un bicchier d’acqua: la situazione è grave”.

Tra i ragazzi presenti fuori dalla caserma e intervistati dal programma di Canale 5 anche un minorenne che ha iniziato il suo percorso due anni fa: “A oggi dormo nel parco”, ha rivelato. “In molti provano ad andare a Gorizia ma viene detto loro che devono tornare a dicembre e, dunque ritornano qui da noi”, conclude Fontana.

Diffidenti i residenti, soprattutto anziani, intervistati da Bezzaz nei dintorni di un negozio di alimentari di viale Trieste. “Non fanno niente ma passare in mezzo a queste persone però a noi anziani fa un po’ di soggezione”, ha raccontato una signora. “L’altro giorno – ha chiosato un’altra – un ragazzo mi ha fatto il dito medio”.

“Gli italiani sono molto buono, nel negozio qui vicino mi lasciano caricare il telefono e qualcuno mi ha anche regalato una coperta e un po’ di cibo”, ha raccontato alla telecamera di Mediaset un ragazzo che dorme all’addiaccio proprio in viale Trieste.

“A me fanno pena questi ragazzi che dormono per terra e sono visti non tanto bene dalla gente, dai borghesucci”, conclude un’altra cittadina. “Vorremmo poter tornare a fare il nostro lavoro, tornare tra la gente e curare il nostro territorio”, chiosa Fontana. “È giusto parlare di Lampedusa ma non bisogna dimenticarsi di quest’altra porta d’ingresso che è il Nordest italiano”, sono le parole conclusive del servizio dell'inviata. 

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