LA LETTERA
Migranti, Del Bello incalza a sinistra: «Opposizione contro i fallimenti della Destra»
Per il dem Fabio Del Bello di Monfalcone, la questione migratoria è «non governata» da un'opposizione che dovrebbe acquisire strumenti più ampi.
Ci scrive Fabio Del Bello, componente della segreteria cittadina del Pd di Monfalcone. La lettera tratta della questione migratoria a suo modo di vedere «non governata» da un'opposizione che dovrebbe acquisire gli strumenti più ampi per ripianare quelli che definisce i «fallimenti della Destra». Nel testo, l'analisi parte dallo scenario politico nazionale per giungere a quello locale auspicando che il governo dei flussi migratori milgiori in maniera decisa. SF
La Destra ha vinto le elezioni comunali del 2016 e quelle del 2022 (ed ora è convinta di fare tris nel 2025) dopo che il Centrosinistra “non aveva visto” arrivare i primi cospicui flussi migratori o per meglio dire aveva - causa preconcetti ideologici tuttora incrostati - sottovalutato l’impatto che gli stessi avrebbero potuto causare in una popolazione già storicamente tormentata da un mare di criticità, contemporaneamente infatti infieriva l’amianto e si progettavano altri decenni di centrale entro il perimetro urbano.
Perciò è stato un gioco di ragazzi per la Destra far credere alla “gente” che il Centrosinistra “buonista” e sodale coi “poteri forti” aveva “aperto le porte” alla “invasione” dei lavoratori stranieri (allora sul 12%) che seguiva quella non certo priva di problemi detta dei “trasfertisti”. In sostanza i propagandisti/pifferai ponevano il tema del contenimento e della diminuzione della densità dei flussi. Dal 2017 invece gli “stranieri” a Monfalcone sono più che raddoppiati (siamo al 30% ovvero il “record” regionale) anche a seguito di precisi accordi (reiterati nel 2023 e agli inizi del 2024) tra il governo Meloni e il governo del Bengala (in questi giorni artefice di spietate repressioni).
Si è così verificato un parziale ricambio di popolazione: molti “monfalconesi” si sono trasferiti nei comuni vicini e sono stati sostituiti dagli “immigrati” onde per cui paradossalmente la Città di Monfalcone (leader in Regione dell’Economia del mare) si piazza al miserrimo penultimo posto per reddito nell’Isontino e a livello regionale ovviamente pure in fondo alla classifica accanto alle zone storicamente più depresse della montagna. Per coprire questi fallimenti epocali ed incontestabili e queste oggettive responsabilità nonché per i soliti motivi elettoralistici, la Destra ha scatenato una anacronistica e medievale “crociata” (“Ora basta”) sui luoghi di preghiera islamici con il pretesto di motivi urbanistici, spendendo soldi e degradando l’immagine di Monfalcone nel Paese e fuori. Il Tar ha rigettato tali ordinanze dando clamorosamente torto al Comune e ragione agli oranti.
Una opposizione adeguatamente attrezzata intellettualmente, accorta tatticamente nonché in possesso di una strategia e di una “vision” (cartesianamente) chiara e distinta, dovrebbe avere davanti a se un’autostrada a fronte di questo disastro epocale (cui in verità anch’essa è parzialmente corresponsabile per “non aver visto” e non aver capito) senza attendere ottobre e senza cincischiare ma lavorando fin d’ora nel calore estivo per disgregare molecolarmente una “narrazione” falsa e distorta modificando così lo “spirito” pubblico monfalconese devastato inevitabilmente da un colossale flusso migratorio non governato causa l’assenza della Politica.
Foto d'archivio
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