Gorizia, migranti all'addiaccio: controlli aumentati in stazione e galleria Bombi

Migranti all'addiaccio, più controlli in stazione e galleria Bombi

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Migranti all'addiaccio, più controlli in stazione e galleria Bombi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Nov 2022
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Il sindaco ha incontrato il prefetto: «Migranti trovati erano già fotosegnalati, arrivati dal Sud Italia».

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Non si sono registrate nuovi migranti dormire all’addiaccio in galleria Bombi, né in stazione dei treni, dopo i casi emersi nei giorni scorsi. A confermalo è il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, che questa mattina ha incontrato il prefetto Raffaele Ricciardi per fare il punto sulla situazione in città, con un aumento di arrivi di stranieri da circa un mese a questa parte. “Ci sono stati degli episodi - spiega il primo cittadino - con persone che non arrivavano dalla rotta balcanica, bensì egiziani”.

Questi infatti “provenivano dal Sud Italia ed erano già foto-segnalati. Peraltro, la maggior parte già appartenente al circuito dell’assistenza e sono stati indirizzati altrove. Arrivando qui, hanno corso il rischio di perdere l’accoglienza”. Ziberna respinge le voci secondo cui la commissione territoriale per i richiedenti sarebbe di “manica larga”, accogliendo le domande di protezione presentate: “È vero l’opposto, i tempi degli organi sono gli stessi in tutta Italia, non è più celere rispetto ad altre ed è severa”.

Molti dei migranti, precisa ancora il sindaco, hanno fatto prima tappa a Trieste e quindi a Gorizia: “Questo fenomeno è stato arginato”. In ogni caso, l’attenzione è posta soprattutto dai Paesi lungo la rotta balcanica da cui queste persone passano per arrivare in Italia, con le condizioni climatiche che saranno determinanti: “Oramai è difficile attraversare le montagne, l’inverno porrà un freno”. Sui diversi luoghi dove sono stati trovati migranti dormire la notte, sono stati disposti controlli ad hoc con le forze dell’ordine.

“Presidiamo sempre la stazione ferroviaria e galleria Bombi con polizia locale, di Stato e carabinieri - assicura ancora il capo della giunta -. È accaduto cinque anni fa e non riaccadrà più una situazione come nel 2017. Posso capire la buona fede di chi chiede di creare un hub, ma sono persone che non conoscono le dinamiche: se creo una struttura per 100 posti, ne arrivano in 400. Si generano false aspettative”. Sul tema migranti, questa mattina l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, è stato a Gradisca.

Secondo l’esponente dell’esecutivo Fedriga, la problematica va sottoposta al governo nazionale, guardando a quanto fatto nel 2019 nei termini di una riattivazione dei respingimenti e delle riammissioni con la Slovenia, "replicando lo stesso metodo applicato dalla Francia al confine con l’Italia". In considerazione di un preventivabile calo degli ingressi a causa delle condizioni climatiche, potrebbe essere per il governo quella di riorganizzare l'intero sistema dell'accoglienza sul territorio in vista della primavera.

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