A REDIPUGLIA E MEDEA
Il messaggio di pace promosso dall’Anci a Redipuglia e all’Ara Pacis
Nella mattinata di oggi sono state commemorate le vittime di diciannove Nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale che hanno operato nel nostro territorio.
Commemorazione stamane, lunedì 11 novembre, al Sacrario Militare di Redipuglia per il ricordo dei Caduti di diciannove Nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale che hanno operato nel nostro territorio: Italia, Austria, Bosnia, Cechia, Cina, Civili Vittime di Guerra, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti d’America, Ucraina, Ungheria. Alla cerimonia, organizzata dall’Anci Fvg – presieduto da Dorino Favot - hanno preso parte l’Associazione Nazionale Carabinieri - Ispettorato Regione Friuli Venezia Giulia ed il Coordinamento Albo d’Oro Grande Guerra. L’evento è stato promosso in collaborazione con i Comuni di Artegna, Gemona del Friuli, di Tarcento ed il sostegno di molti altri Enti territoriali che hanno aderito al progetto “Non Omnis Moriar” che, appunto, si è concretizzato questa mattina.
Il progetto, unico nel suo genere, è stato pensato onorare tutte le vittime della prima guerra mondiale, qualunque sia stata la loro provenienza ed è nato con l’obiettivo di dare un forte messaggio di pace, coinvolgendo i Comuni, i cittadini e gli studenti delle scuole della regione. La cerimonia ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica e del Ministero della Difesa. È stata scelta la data di oggi, in quanto l’11 novembre 1918 fu firmato l’armistizio di Compiègne tra l’Impero tedesco e le potenze Alleate. Al momento, hanno preso parte il direttore del Sacrario di Redipuglia, Tenente Colonnello Massimiliano Fioretti, il sindaco di Fogliano Redipugia Cristiana Pisano e quello di Medea, Igor Godeas. Presenti anche le rappresentanze diplomatiche della Repubblica Slovacca e della Repubblica di Slovenia.
Poco dopo le 9.30, c’è stato l’afflusso dei partecipanti – Gonfaloni Comunali e associazioni militari combattentistiche - che dal Colle Sant’Elia hanno fatto il loro ingresso nella zona sacra dove ha preso posto anche la Fanfara Bersaglieri. Dopo lo schieramento delle corone, ad impartire la benedizione è stato don Giovanni Sponton. Deposte le ghirlande, una studentessa ha dato lettura della Preghiera ai Caduti scritta da monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia. «Ogni anno – spiega Pisano, sindaco del Comune ospitante – amministrazione comunale e Pro Loco promuovono una cerimonia analoga al Cimitero Austroungarico posando un cero alla tomba centrale. Ben vengano iniziative come queste, di richiamo per la memoria comune e soprattutto per le giovani generazioni».
Alle ore 11, all’Ara Pacis Mundi di Medea, ha avuto luogo la seconda parte della cerimonia con la deposizione delle corone in onore dei Caduti delle 18 Nazioni protagoniste delle sanguinose vicende che hanno caratterizzato il primo conflitto mondiale. Di «ricorrenza di assoluta importanza» ha riferito Godeas. «L’Ara Pacis Mundi inserita come tappa dell’iniziativa non è solo un monumento di ricordo – spiega il primo cittadino di Medea – ma un volano per estendere i valori della solidarietà e della pace nel mondo.
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