Gorizia celebra le api, menù speciali nei ristoranti della città

Gorizia celebra le api, menù speciali nei ristoranti della città

l'iniziativa

Gorizia celebra le api, menù speciali nei ristoranti della città

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 15 Mag 2023
Copertina per Gorizia celebra le api, menù speciali nei ristoranti della città

I ristoratori, grazie a dei menù a tema, tra il 21 maggio e il primo giugno metteranno a tavola piatti più e meno tradizionali della cucina locale.

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«Tra tutte le creature del Signore, non ce n'è altra che sia allo stesso tempo utile, docile e poco esigente, com'è l'ape», scriveva a Vienna alla fine del Settecento Anton Janša, pioniere dell’apicoltura razionale. Ed è proprio in onore dello studioso sloveno che le Nazioni unite hanno istituito nel 2017 la Giornata mondiale delle api, con ricorrenza nel giorno della sua nascita: il 20 maggio. Obiettivo principale: la salvaguardia di questi insetti ricordando quanto l'umanità dipenda da loro e da altri impollinatori. In vista di questa data, il Comune di Gorizia vuole riprendere e ampliare il progetto “La via delle api di Gorizia”.

Il tutto con una serie di iniziative volte a valorizzare quest’insetto impollinatore, così fondamentale per il nostro ecosistema. A cominciare dal coinvolgimento di alcuni dei più noti ristoratori cittadini, che grazie a dei menù a tema, tra il 21 maggio e il primo giugno metteranno a tavola piatti più e meno tradizionali della cucina goriziana arricchiti dalle varietà locali di miele, pollini e quant’altro che valorizzi i prodotti delle nostre api. La promessa è quella di un’esperienza unica per il palato, con portate come i fiori di zucca ripieni di ricotta e miele, il risotto al limone e polline, e il semifreddo ai frutti di bosco con mandorle tostate e caramellate al miele alle pere.

Spazio poi al crostino di pane saraceno alle noci con gorgonzola mantecato alla ribolla gialla e miele di tiglio, il lecca-lecca di frico croccante e goccioline di miele e il pollo fritto con salsa al miele e senape. Si comincerà, quindi, domenica 21 maggio, alle 20, con il ristorante Mediterraneo, per continuare Al Ponte del Calvario, mercoledì 24 maggio alle 20, al Rosenbar, giovedì 25 maggio alle 20, alla trattoria da Primožič, venerdì 26 maggio alle 20, al Majda’s, domenica 28 maggio alle 13, Alla luna, mercoledì 31 maggio alle 20 e, infine, da Turri, giovedì primo giugno alle 20.

«Come ristoratori siamo coinvolti in prima persona – ha sottolineato questa mattina Michela Fabbro, presidente di Gorizia a tavola – perché le api sono le maggiori responsabili dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono un’ampia quota della produzione globale di cibo. La stragrande maggioranza dei prodotti che troviamo oggi nei piatti scomparirebbe, se non ci fossero più api».
Il progetto era stato proposto circa due anni fa dalla consigliera comunale Nicol Turri, che oggi ha rivendicato con orgoglio la prima “panchina gialla” fatta installare lo scorso gennaio nel Parco di Campagnuzza-Sant’Andrea.

«Appena saranno completati i lavori nella Valletta del Corno – ha affermato Turri – anche lì saranno collocate nuove panchine gialle. L’intenzione è di creare un vero e proprio percorso fiorito che, sfruttando il verde urbano pubblico e privato, costituisca dei veri e propri corridoi di collegamento tra le aree verdi del centro città e i quartieri, in modo da non interrompere i percorsi delle api e di tutti gli insetti impollinatori, facilitandone gli spostamenti». Il primo tratto, già realizzato, si snoda per una lunghezza di 2,4 chilometri, passando per le vie Zara, del San Michele, Aquileia, Fatebenefratelli, Diacono e Leopardi. Ma in futuro potrebbe estendersi ben oltre il confine.

«Sono già in corso contatti con il Comune di Nova Gorica – ha aggiunto sempre la consigliera forzista – affinché il progetto possa diventare non solo la via delle api più lunga d’Italia, superando quella di Milano (3,5 chilometri), ma anche la prima transfrontaliera». Turri ha poi annunciato che sempre il 20 maggio si svolgerà nel Parco di Campagnuzza-Sant’Andrea un’iniziativa che prevede la cura delle piante già messe a dimora e la piantumazione di nuove essenze. Inoltre sarà illustrata la vita in un’arnia con la degustazione di mieli locali.

«La collaborazione con Nova Gorica consentirà anche l'incontro tra due modelli di apicoltura diversi: quello italiano e quello sloveno» ha evidenziato Turri. Inoltre, anche il Museo A. Comel di Scienze naturali aderirà al progetto con contenuti naturalistici, studi e ricerca, spazio verde esterno con piante mellifere e organizzazione di mostre dedicate.

Foto Daniele Tibaldi

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