Mense aziendali e cibo: Monfalcone e Dalmine nella giornata studio a Panzano

Mense aziendali e cibo: Monfalcone e Dalmine nella giornata studio a Panzano

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Mense aziendali e cibo: Monfalcone e Dalmine nella giornata studio a Panzano

Di Redazione • Pubblicato il 20 Mag 2023
Copertina per Mense aziendali e cibo: Monfalcone e Dalmine nella giornata studio a Panzano

Un intero pomeriggio dedicato alla pausa pranzo. Si tratta dell'anteprima del Memo Festival e si terrà il 26 maggio all’Europalace.

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Sarà una giornata di studi interamente dedicata al cibo e alle mense aziendali nel loro essere luogo di ritrovo e di pausa all’interno delle grandi aziende novecentesche. Un appuntamento inserito in “Aspettando Memo Festival Monfalcone”, in attesa del più ampio Memo Festival la cui quarta edizione è in programma a Monfalcone dal 21 al 25 giugno 2023 in Piazzetta Esposti Amianto a Panzano.

L’evento del 26 maggio, con inizio alle 14 e fino alla passeggiata delle 19, si terrà, invece, all’Europalace Hotel di via Cosulich a Monfalcone ed è organizzato dal Comune di Monfalcone assieme al Muca – Museo della Cantieristica, al Consorzio Culturale del Monfalconese e all’Ecomuseo Territori in collaborazione con Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondazione Ansaldo, Fondazione Dalmine, Fondazione Fincantieri, Fondazione ISEC, Fondazione Pirelli.

“Il cibo e le mense aziendali delle grandi fabbriche del Novecento”: questo il titolo del pomeriggio di studi che si aprirà come detto, alle 14 con “II cibo e le mense aziendali delle grandi fabbriche del Novecento. Riflessioni a margine di un primo tentativo di confronto” a cura dell’ingegner Edino Valcovich, esperto di archeologia industriale. Proprio su Monfalcone verterà il suo intervento: con lo sviluppo dell’attività dello stabilimento solo nel secondo dopoguerra si arrivò alla realizzazione di una mensa aziendale, così come fecero gran parte delle grandi industrie italiane. Siamo ormai di fronte ad una nuova dimensione dell’organizzazione sociale del Villaggio che perde l’originaria funzione totalizzante e allo stesso tempo in presenza di una nuova fase dell’organizzazione del lavoro nello stabilimento che ha come portato una precisa consapevolezza delle organizzazioni sindacali che si esplicitano in un quadro di richieste ormai diventato di carattere nazionale.

Quindi, “Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel ‘900” a cura delle dottoresse Carolina Lussana, vicepresidente Fondazione Dalmine e Silvia Giugno, responsabile Archivio Fondazione Dalmine e del dottor Giorgio Bigatti, direttore Fondazione ISEC, che racconta le origini e trasformazioni del consumo del pasto nelle industrie italiane dai primi del ‘900 agli anni ’60. Fotografie, oggetti, filmati, documenti, testimonianze illustrano spazi, attrezzature, modalità, momenti del consumo del pasto in reparti, refettori e mense. Una ricostruzione corale che, partendo dalla città industriale di Dalmine, si dipana in altri storici territori industriali del nostro Paese, illustrando il cambiamento delle condizioni di lavoro nel corso del ‘900. Un progetto itinerante per valorizzare i patrimoni archivistici delle imprese e dei territori ma anche studiare il caso di Monfalcone, ricostruito con le foto di Giovanni Cividini, a confronto con quelle di Bruno Stefani a Dalmine.

Seguirà “II pranzo è servito. Convivialita e coscienza operaia nella fabbrica italiana” a cura della dottoressa Beatrice Carabelli, documentalista presso Archivi Storici Fondazione Ansaldo. L’inizio del Novecento presenta prime conquiste sul piano del Welfare aziendale. La contestazione dell’autorità industriale in fabbrica, le nuove lotte sociali e la crescita delle organizzazioni operaie fecero maturare il bisogno di nuove aperture da parte dei datori di lavoro per i propri dipendenti. Tra questi primi progressi sono da annoverare le mense aziendali.

Non mancherà un focus sugli “Spazi conviviali. Le mense alla ing. C. Olivetti&. C.” a cura dell’architetto Beatrice Coda Negozio: Gli spazi mensa sono un tassello tangibile della visione olistica di Adriano Olivetti per coniugare impresa e benessere sociale. Imprenditore inquieto e pragmatico al contempo, anticipa la terna technology, talent e tolerance di Richard Florida. La mensa è un «centro sociale» per le maestranze dove, nel bello, ci si nutre, si riposa, si legge e si chiacchera.

Non solo spazi ma anche benessere dei dipendenti: la dottoresa Mila Forlani, referente per le iniziative di valorizzazione, coordinamento attività archivi e biblioteche della Fondazione Pirelli, parlerà di “Alimentazione e benessere. Le mense aziendali nella storia come strumento di welfare: il caso Pirelli”. I primi provvedimenti della Pirelli a favore dei lavoratori si concretizzano nell’elargizione di sussidi in ambito sanitario. In parallelo con lo sviluppo dell’azienda si intensificano le attività assistenziali a favore dei lavoratori, che spaziano dalla sanità alla formazione, al tempo libero, attraverso lo sport e le iniziative culturali. Ma un capitolo fondamentale del welfare aziendale è, ancora oggi, quello che riguarda l’alimentazione.

Ultimo panel quello del dottor Michele Filippo Fontefrancesco, Ricercatore di Antropologia Culturale e Coordinatore de! Corso di Laurea in "Scienze e Culture Gastronomiche", Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sul tema “Pausa pranzo: tra necessità, lavoro e comunità”, guardando ì alla nascita della pausa pranzo moderna in Italia nell'ambito dei fenomeni di migrazione che rivoluzionarono la società del boom economico, e alle esigenze espresse da un mondo che si faceva industriale, quindi volgendo l'attenzione al quadro delle necessità contemporanee che sono rivolte al comparto della ristorazione collettiva.

La giornata si concluderà alle 18.30 con l’inaugurazione della mostra “Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel ‘900” aperta dal 26 maggio al 25 giugno nell’Europalace Hotel e al Muca e realizzata in collaborazione con Fondazione Dalmine e Fondazione Isec e alle 19, con la passeggiata culturale al Villaggio Operaio di Panzano e breve visita al Muca. Alle 11 di Sabato 27, infine, su prenotazione, sarà possibile visitare lo stabilimento Fincantieri.

Anche in questa quarta edizione del festival uno spazio sarà riservato alla presentazione delle testimonianze raccolte nell’ambito di “Cacciatori di memorie. Documenti, testimonianze e ricordi da condividere”, progetto di “Ecomuseo Territori. Genti e memorie tra Carso” e in collaborazione con MUCA. 

In foto: Veduta della sala da pranzo dell’Albergo Impiegati presso il quartiere residenziale di Panzano, anni ’30. Archivio CCM, Fondo Cividini.

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