Mensa e doposcuola in ritardo al Lenassi, rabbia delle famiglie a Gorizia

Gorizia, mensa e doposcuola in ritardo al Lenassi: 17 famiglie scrivono al sindaco

la protesta

Gorizia, mensa e doposcuola in ritardo al Lenassi: 17 famiglie scrivono al sindaco

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Ott 2022
Copertina per Gorizia, mensa e doposcuola in ritardo al Lenassi: 17 famiglie scrivono al sindaco

La lettera inviata a sindaco e assessore al welfare, Romano: «Problemi dopo attacco hacker».

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La scuola è iniziata da poco meno di un mese ma il servizio comunale della mensa, nonché il doposcuola, sarà operativo solo dal 10 ottobre. Una situazione che ha provocato la reazione contrariata di alcune famiglie di Gorizia, tanto che 17 di esse hanno sottoscritto una lettera inviata ieri all’assessore al welfare, Silvana Romano, e al sindaco Rodolfo Ziberna. I loro bambini hanno già frequentato in passato il Centro Lenassi e si dicono “sconcertati e delusi” per l’avvio successivo delle attività.

“Il servizio - scrivono - è stato essenziale negli anni per conciliare i nostri tempi di vita personale e lavoro con le necessità dei nostri figli e delle nostre figlie”. Un ritardo che, accusano,”pone le famiglie in situazioni molto difficili: in assenza di mensa e doposcuola, sono costrette ad affidarsi a nonni o babysitter o ad assentarsi dal lavoro, senza oltretutto poter garantire un adeguato supporto nei compiti scolastici a casa”. La situazione è certamente stata aggravata dall’attacco informativo alla rete comunale, come gli stessi ricordano.

In ogni caso, “ci risulta che la data di attivazione del servizio era stata fissata al 10 ottobre ben prima di tale attacco. Ci chiediamo quindi perché un servizio di attività post-scuola comunale non rispetti i tempi della scuola stessa”. Da qui, la richiesta all’amministrazione di far combaciare le proprie attività in parallelo al calendario scolastico, oltre a “maggiore trasparenza in merito al numero di posti disponibili per chi richieda di usufruire del solo servizio mensa, del servizio doposcuola o di entrambi i servizi”.

Analoga richiesta sui criteri di assegnazione dei posti. Inoltre, i firmatari auspicano anche un “allargamento del servizio di trasporto scolastico verso il Centro Lenassi per le ragazze ed i ragazzi delle scuole medie” e la “revisione al ribasso delle tariffe del servizio per sostenere in maniera più decisa le famiglie”. Dal canto suo, Romano respinge le accuse, ricordando come “tutte le domande erano rimaste bloccate dopo l’attacco hacker, non è stato facile ripartire. Abbiamo dapprima risposto ai servizi essenziali”.

Il servizio mensa non rientra in questa categoria, “anche se siamo orgogliosi di fornirlo e continueremo a farlo - rimarca l’assessore -. Abbiamo dovuto rifare tutta la documentazione”. Sull’accusa che le tempistiche fossero già state fissate prima della violazione dei dati, “la data non era stata ancora fissata - prosegue -, comunque l’avvio sarà lunedì”. Fino all’anno scorso, erano 900 i pasti giornalieri forniti dalla struttura agli studenti di elementari e medie, nonché docenti, mentre ora bisognerà fare anche ulteriori valutazioni.

Quest’anno, infatti, si sono contate 250 iscrizioni in meno nei plessi comunali, frutto del sempre più pesante calo demografico, ponendo in essere una nuova considerazione su costi e servizio. “Nel primo mandato - ricorda l’esponente della giunta - avevo fatto una proiezione per 10 anni. Ora però le cose sono cambiate”.

Foto di archivio

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