Medioevo musicale nelle note di Stella splendens, il concerto a Gorizia

Medioevo musicale nelle note di Stella splendens, il concerto a Gorizia

chiesa di S. Ignazio

Medioevo musicale nelle note di Stella splendens, il concerto a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 27 Lug 2024
Copertina per Medioevo musicale nelle note di Stella splendens, il concerto a Gorizia

Domenica l'ultimo evento dell’estate della rassegna Musica cortese, che ripartirà in settembre per chiudere così la sua 21.ma edizione.

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Per Musica Cortese quello di domenica non è soltanto l’ultimo appuntamento di luglio, ma anche l’ultimo evento dell’estate, visto che la kermesse organizzata dal Dramsam-Centro Giuliano di Musica Antica riprenderà in settembre, il 26 e il 28, per chiudere così la sua 21.ma edizione. Intanto per domenica alle 21, nella sala Settecento della chiesa di S. Ignazio a Gorizia è attesa “Stella splendens”, un’esibizione del Collegium Pro Musica formato da Stefano Bagliano (flauti, nella foto), Luca Dellacasa (organo portativo e voce), Alessia Travaglini (viella) e Matteo Rabolini (percussioni).

Fondato nel 1990 da Stefano Bagliano, l’ensemble Collegium Pro Musica è una formazione a organico variabile specializzata nel repertorio antico e preromantico, nel cui settore è uno dei gruppi italiani più significativi, avendo all’attivo più di venti registrazioni discografiche per etichette italiane e straniere. “Temi sacri e mariani nella Musica del Medioevo” è il sottotitolo del concerto. Il Medioevo musicale è un periodo di estrema vastità temporale, che vede affermarsi stili, forme e repertori diversi, e dove gli stessi strumenti musicali sono in continuo mutamento e perfezionamento.

Le forme d’altro canto subiscono frequenti contaminazioni grazie ai contatti che gli artisti instaurano spostandosi da una corte all’altra. L’Ars antiqua, che in Francia nell’XI e XII secolo con la scuola di Notre Dame, Leoninus e Perotinus aveva lasciato indiscussi capolavori musicali, cede il posto all’Ars nova, nel XIV secolo, con Guillaume de Machaut, in Francia, e Jacopo da Bologna e Francesco Landini, in Italia, tra i massimi esponenti. Per quanto riguarda la musica sacra, alle cappelle musicali stabili delle cattedrali, fanno da contraltare le musiche dei pellegrinaggi, strofiche, ispirate ad una spontaneità e ad una spiritualità semplice ma profonda.

Tutto ciò è espressione della vitalità e della fede genuina dei pellegrini di allora, che con balli e canti animavano le processioni nelle più diverse occasioni dell’anno, e facevano visita ai principali santuari del tempo. I brani contenuti nel Llibre Vermell del monastero del Mont Serrat, in Catalogna, sono destinati non solo alla preghiera ma anche al tripudio dei pellegrini che giungevano, dopo settimane di faticoso cammino, a venerare l’immagine miracolosa della Vergine di Montserrat. L’ingresso è libero con prenotazione consigliata all'email info@dramsam.org.cold-smooth-tasty

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