Così l'aeroporto di Gorizia attende i maxi concerti, ecco gli interventi da fare

Così l'aeroporto di Gorizia attende i maxi concerti, ecco gli interventi da fare

la firma

Così l'aeroporto di Gorizia attende i maxi concerti, ecco gli interventi da fare

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 08 Lug 2024
Copertina per Così l'aeroporto di Gorizia attende i maxi concerti, ecco gli interventi da fare

Firmata oggi l'intesa per incamerare 2,5 milioni di euro dalla Regione. Verranno creati nuovi varchi d'accesso e una rotonda, «avviare lavori il prima possibile».

Condividi
Tempo di lettura

Arriva la firma dell’accordo per trasformare parte dell’aeroporto Duca d’Aosta in una maxi-area concerti a Gorizia. Questa mattina, l’intesa è stata siglata tra Comune, società consortile Ada e Regione per ricevere i 2,5 milioni di euro già annunciati e avviare l’iter per intervenire sull’area da 19 ettari. La somma è stata messa a disposizione dall’amministrazione regionale, con l’obiettivo di realizzare una serie di infrastrutture interne e di contorno all’area e soprattutto la bonifica da eventuali ordigni inesplosi.

A sottoscrivere il documento sono stati il sindaco Rodolfo Ziberna, il presidente dell’Aeroporto Duca D’Aosta Antonino Vivona e l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini. Un progetto, questo, che interseca vari ambiti come ha dimostrato la partecipazione in sala Bianca di diversi assessori: dai lavori pubblici al patrimonio, passando ovviamente per GO!2025. In ogni caso «l’intervento non sarà solo per la Capitale europea della cultura - così il primo cittadino - e non utilizzeremo questi fondi per fare fuochi d’artificio».

L’obiettivo, infatti, è strutturare questo angolo per poter ospitare grandi eventi che possano richiamare fino a 100mila persone. «Dopo il test del 2025 - ancora il sindaco - la location sarà utilizzata anche negli anni a venire». Ha quindi assicurato che «tutto sarà rimovibile. Verranno fatti interventi essenziali per la recinzione e la bonifica. L’attività di volo resterà e sarà quella principale». Quelli dedicati ai concerti, comunque, saranno pochi giorni all’anno che, ha spiegato Vivona, non intaccheranno il lavoro dello scalo.

Le opere
«Da Enac - ha illustrato il presidente della consortile - abbiamo avuto l’ok per due concerti all’anno, forse riusciremo ad arrivare a tre». I lavori prevederanno quindi alcuni scavi, il rifacimento della sede stradale e dell’illuminazione a led, mettendo mano anche alla rete idrica e fognaria delle quali non esisterebbe una mappa dettagliata. Verranno quindi realizzati cinque nuovi varchi d’accesso, con una rinnovata viabilità interna e le corsie di afflusso e deflusso del pubblico. Non è però prevista la creazione di parcheggi.

Sebbene l’area sia a breve distanza dall’uscita autostradale dell’A34 e lungo la statale 55, i posti auto verranno infatti reindirizzati su altre zone al momento non ancora annunciate. Previsto invece il servizio di bus navette con la città e altri hub, che si fermeranno nelle future aree sosta in prossimità della rotonda che dovrà essere realizzata da Anas in prossimità della statura del Duca d’Aosta. La stessa azienda ha in programma anche altri interventi lungo l’arteria che porta sul Vallone, tra cui una per accedere al vicino valico di Merna.

Il termine
Al netto di questi cantieri, quelli dentro l’aeroporto (concentrati nella zona nord) dovranno essere terminati entro maggio 2025. Nello stesso periodo, è atteso il primo, grande concerto ma i protagonisti rimangono ancora ignoti. A spingersi su qualche proposta è stato Bini, facendo il nome dei Coldplay per indicare la caratura di artisti attesi: «In Friuli Venezia Giulia mancava una superficie importante per concerti significativi con queste dimensioni. Sarà una sorta di Campovolo. C’è ancora uno sforzo da fare per le strutture ricettive».

L’esponente della giunta regionale ha quindi sottolineato che «abbiamo stanziato norme ad hoc per la ricettività su Gorizia. Ora ragioneremo sugli alberghi come abbiamo fatto già per le aree montane». E mentre il ruolo di scalo appare confermato per il sito di via Trieste, c’è anche la destinazione industriale che prende forma. Su un’area da oltre 14 ettari alle spalle della statua, infatti, c’è un progetto sottoposto già all’Ente nazionale aviazione civile che prevederà ulteriori nuove infrastrutture per attirare aziende del settore.

Ritornando ai lavori da realizzare per l’area concerti, «i tempi sono stretti - ha rimarcato Vivona - e contiamo di partire il prima possibile. A maggio 2025 deve essere tutto pronto. Ada sarà il braccio esecutivo». La parte più onerosa sarà quella per il rifacimento delle recinzioni e gli interventi infrastrutturali, mettendo mano anche al verde e alle diverse reti di servizi. Come detto, sui 152 ettari complessivi saranno poco meno di 20 quelli che verranno interessati dai futuri concerti, di cui 10 destinati ad accogliere il pubblico. cold-smooth-tasty

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×