Maturità, agli studenti di Gorizia piace la prova B: i loro commenti fuori scuola

Maturità, agli studenti di Gorizia piace la prova B: i loro commenti fuori scuola

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Maturità, agli studenti di Gorizia piace la prova B: i loro commenti fuori scuola

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 19 Giu 2024
Copertina per Maturità, agli studenti di Gorizia piace la prova B: i loro commenti fuori scuola

La scelta della traccia della prima prova di Maturità si è orientata principalmente verso la B1, ecco le paure e i commenti degi studenti finito l'esame.

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La scelta della traccia della prima prova di Maturità si è orientata principalmente verso la B1, almeno per molti studenti a Gorizia. L’estratto dalla "Storia d'Europa" di Giuseppe Galasso, dedicato alla Guerra fredda e al rischio atomico, ha attirato diversi ragazzi che questa mattina sono stati impegnati nello step iniziale verso l’agognato diploma. Tra chi ha scelto questa prova c’è Francesco Davini, allievo della VC del liceo Duca degli Abruzzi: «Era molto interessante ma forse limitante per quello che potevi scrivere».

Tra i primi a essere usciti dall’aula in quel di viale XX settembre, ha spiegato che «il tema storico mi appassiona, così come la storia della Seconda guerra mondiale. Era interessante il tema della fisica quantistica anche se disumano, che si sposava abbastanza bene con questo testo». Ora all’orizzonte c’è la seconda prova, che per lui significherà matematica: «Sono tranquillo, qualcosa si riuscirà a fare ma sono ben lontano dall’essere terrorizzato».

Il primo a essere uscito da scuola, invece, è il suo compagno di liceo Cristian Belpanno. Iscritto alla VB, ha puntato sulla C1: un testo di Rita Levi-Montalcini sull’Elogio dell’imperfezione. «Mi ha molto compito - spiega appena uscito, pochi minuti prima dell’una del pomeriggio - all’inizio volevo fare la B3 (dedicata al riscoprire il silenzio, ndr) ma era un po’ difficile». Per domani, invece, «devo ancora iniziare a vedere ma sono tranquillo. Affronto gli esami con serenità». Finito tutto, vuole fare Ingegneria informatica a Trieste.

Tra i ragazzi del classico, invece, anche Marco de Facchinetti ha scelto la B1: «È il tema su cui ci siamo preparati principalmente - rileva - Forse l’unica cosa difficile erano i riferimenti culturali, ma era in linea con quanto abbiamo fatto finora e la traccia era abbastanza bella». Cosa fa più paura adesso? «L’orale - replica - domani abbiamo greco come seconda prova ma sono cinque anni che facciamo versioni e non cambia. Non vedo l’ora di finire a fine mese». Poi si punterà a entrare a Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia.

Spostandosi ai licei Slataper, invece, ci sono Aurora Acerra e Samantha Bevilacqua che tirano un sospiro di sollievo all’esterno. Entrambe frequentanti la VA dell’Economico Sociale, hanno scelto l’ambito A con ognuna una traccia diversa. Per Aurora, è stato più congeniale Ungaretti: «L’avevo studiato, ma non me l’aspettavo. L’ho trovato difficile, ma ci ho provato. Soddisfatta? Non tanto». Amarezza a parte, domani c’è un altro impegno: diritto. «Mi fa paura - ammette - mentre per l’orale non ho ansia». Ancora nessuna scelta, invece, per l’università futura.

Analoga situazione per l’amica Samantha, che invece ha optato per l’A2 con Pirandello. «Avevo già studiato tecnologia a casa - spiega - ma non pensavo di trovare questo autore. Era una prova facile se sai le cose, difficile se non le sai». In ogni caso, si ritiene soddisfatta del proprio lavoro, ma anche lei teme ciò che si troverà davanti in seconda prova. Proseguendo si arriva all’artistico Max Fabiani, dove Valeria Richiusa ha scelto la B2. Iscritta alla VC Pittura, ha visto la traccia «un po’ vaga, era facile andare fuori tema ma non era comunque troppo difficile».

L’interesse verso il concetto di bellezza, al centro della traccia scelta, non è peraltro causale: «Vorrei fare Beni culturali all’Università di Udine», ammette. Se ora è preoccupata per la seconda prova, per la compagna di classe Miriam Gon l’ostacolo più alto era proprio oggi: «Per parlare sono molto sciolta». Ha quindi optato per la B3 dedicata all’importanza del silenzio: «Non era difficile», ma non si dice molto fiduciosa sugli esiti. Per il post-diploma, vuole fare Graphic design per l’impresa all’Accademia Tiepolo di Udine.

Infine, gli studenti dell’Isis Galilei iniziano ad uscire dalle classi. Nicola Braidot della VI del Galilei ha scelto la B1: «Il tema di attualità lo avevamo affrontato già nella simulazione, era il più fattibile e sono argomenti che si conoscono. Poteva andare meglio ma tutto sommato sono soddisfatto». Ora teme la prova di domani, che per lui sarà sistemi. Finiti gli esami, progetta di andare a lavorare per guadagnare qualcosa e poi scegliere se proseguire con gli studi: «Se andassi all’università mi piacerebbe fare qualcosa sulla meccanica».

Anche il suo collega Matteo Digiusto, VB del Galilei, ha optato per la B1: «Era quella che più mi ispirava tra tutte. Era interessante, di attualità, un tema che conoscevo ed è stato facile. Sono soddisfatto. Ora ho più paura dell’orale». Finito il percorso, è indeciso tra iscriversi all’università per seguire ingegneria gestionale, oppure a un Its per diventare macchinista ferroviario.

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