elezioni 2022
Comunali a Gorizia, Martina e Roldo nella lista unica di Insieme

Le due liste in un'unica formazione, il centrista: «Il sistema bipolare non funziona».
Insieme e Gorizia Liberale convergono su una lista unica. L’ufficialità è arrivata questa mattina, dopo settimane di trattative tra le compagine di Pierpaolo Martina e Giulia Roldo, quest’ultima uscita a metà aprile dalla coalizione a sostegno di Laura Fasiolo. Si delinea così anche la forza di centro che correrà alle elezioni amministrative di giugno, sostenendo la corsa dell’ex commissario della Provincia, puntando a “unire le parti moderate della comunità goriziana che non si riconoscono nel modello bipolare - il commento dello stesso Martina - che ha dimostrato tutti suoi limiti”.
“In particolare in queste zone di confine - puntualizza -, questo modello ha acuito le differenze e gettato sale sulle ferite. Ha contribuito allo stallo in cui ci troviamo. Il nostro messaggio, invece, è sempre stato aperto e fin dall’inizio abbiamo avuto contatti con tutte le forze di questo tipo”. All’inizio, però, il percorso della lista è stato in “solitaria”, cambiando dopo l’uscita di Roldo e della sua civica dal fronte del centrosinistra: “È stata senz’altro la svolta - sottolinea Martina -, nel centrosinistra le componenti moderate rischiano di essere annacquate. La nostra proposta è invece rivolta a tutti i centristi”.
Con Gorizia Liberale “c’è totale convergenze sul modo di vedere la città, prospettiva da darle e sul tentativo da portare avanti per rappresentare un modo diverso per impegnarsi per la città. Siamo senza vincoli di partito, il ché è un vantaggio perché non abbiamo alcun tipo di direttiva e condizionamento, ma non abbiamo anche l’organizzazione dei partiti nazionali che può essere utile”. In ogni caso, ora la lista che si presenterà sarà “unica e robusta, speriamo che nostra iniziativa venga compresa e che la componente moderata dei goriziani torni a votare. Buona parte dell’astensionismo di 5 anni fa è stata data da loro”.
Frangia, questa, “che in qualche modo è meno stimolata a impegnarsi in prima persona: le componenti moderate hanno una spinta diversa da chi si impegna nelle ali di destra o sinistra. La disaffezione generale verso la politica penalizza principalmente la parte centrista, la meno abituata ad esporsi”. Martina comunque vede “nell’ordine delle cose che ci ritrovassimo, abbiamo solo fatto percorso diversi ma gli obiettivi sono uguali”. Come si legge nella nota congiunta, “bisogna ricostituire una comunità che affronti coesa i numerosi problemi, lasciando da parte i condizionamenti derivanti dalle logiche degli schemi del bipolarismo”.
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