A Mariano la mostra dedicata a Ossi Czinner ed Edoardo Belgrado

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LA MOSTRA

A Mariano la mostra dedicata a Ossi Czinner ed Edoardo Belgrado

Di redazione • Pubblicato il 12 Dic 2024
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L'esposizione, che verrà inaugurata lunedì, sarà ospitata nella sala polifunzionale del Comune.

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Verrà inaugurata lunedì 16 dicembre alle 18, nella sala polifunzionale del Municipio di Mariano del Friuli, la mostra “Il segno grafico di Ossi Czinner e Edoardo (Dado) Belgrado”, presentata da Franco Morellato e Davide Sartori.

L’esposizione propone una selezione dei lavori di Ossi Czinner, autrice nata nel 1924 a Vienna da un ricco banchiere ebreo e da una colta nobildonna austrica. Nipote del grande regista espressionista Paul Czinner, si trasferì a Trieste al seguito dei genitori e qui diventò allieva dello scultore Marcello Mascherini per il cui tramite conosce il pittore Federico Righi, che per trent’anni diventerà il suo compagno di vita.

Inviata a Roma dai genitori, che speravano così di spezzare il legame tra la figlia e un già uomo maturo, Ossi non passa inosservata: nel periodo romano, pare che Renato Guttuso le facesse la corte e l’attore Gian Maria Volonté le abbia addirittura fatto una dichiarazione di matrimonio. Dopo alcuni anni si trasferisce con Righi a Saciletto di Ruda, nella cinquecentesca villa dove condivideranno arte e amore. In essa espongono artisti del calibro di Chagall, Picasso, Mirò, Pizzinato, De Chirico e molti altri.

Edoardo Dado Belgrado nasce invece a Udine il 25 maggio 1919. Figlio di un decoratore, fin da giovane partecipa ai lavori di restauro nelle ville venete. A Venezia frequenta il Liceo Artistico, l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura. Successivamente collabora con Marcello D’Olivo e assieme realizzano a Trieste il Villaggio del fanciullo.

Nel 1953 parte per il Brasile, si ferma a Campinas e scopre così luoghi meravigliosi, ancora vergini e sconosciuti, messi in pericolo dalla deforestazione. Da allora le macchine e le farfalle sono i leit-motiv dei suoi disegni e della sua pittura, giustamente definita metafisica e meccanicistica.

Viaggia in Cina, rientra in Brasile e poi in Italia. Realizza una cartella di grafica intitolata Viaggio fantastico nelle Acciaierie Pittini esposta a Passariano nel 1980. Nel 1987, a Villa Florio di Buttrio, partecipa a una mostra intitolata La fabbrica immaginata. Nel 1991 viene invitato per una nuova mostra a Campinas, dove ha lasciato un indelebile ricordo, e negli anni successivi prosegue nella sua ricerca pittorica. La mostra sarà aperta e visitabile nei giorni 18, 19, 21, 22 e 23 dalle ore 10:30 alle 12:30 mentre il 20 e 21 dicembre l’orario d’apertura sarà 17 – 19.

Foto sito Anci

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