Mariano conta otto nuovi nati, saldo dei residenti stabile grazie agli stranieri

Mariano conta otto nuovi nati, saldo dei residenti stabile grazie agli stranieri

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Mariano conta otto nuovi nati, saldo dei residenti stabile grazie agli stranieri

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 14 Gen 2024
Copertina per Mariano conta otto nuovi nati, saldo dei residenti stabile grazie agli stranieri

Dal 1921 a oggi, il paese ha visto via via diminuire la sua popolazione, passando da 1956 abitanti agli attuali 1441 censiti al primo gennaio 2024.

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L’immigrazione contribuisce a bilanciare le parti. In Italia il numero medio dei figli per donna scende a 1,22 - a differenza di vent’anni fa, quando erano molto più numerose le coppie con oltre un figlio – salendo invece grazie agli immigrati. Una media che si attesta a 1,94 figli per coppia di stranieri residenti (dato del 2015). Accade così anche a Mariano del Friuli, piccolo paese del Friuli isontino le cui origini sarebbero contemporanee a quelle di Aquileia. Dal 1921 a oggi, il comune ha visto via via diminuire la sua popolazione, passando da 1956 abitanti agli attuali 1441 censiti al primo gennaio 2024.

In percentuale parliamo di circa un quarto della popolazione in meno rispetto agli anni Venti. Nonostante lo sviluppo delle tecnologie e l’avvento di terapie d’avanguardia - che nel complesso contribuiscono al miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita – i cittadini diminuiscono anno dopo anno. Se otto sono i nuovi nati, il primato spetta ai decessi, con ben 24 funerali sostenuti durante il 2023. «Il trend di differenza fra nascite e morti procede con una forbice tanto marcata ormai da una decina d’anni – riconosce il primo cittadino Luca Sartori – Anche se quest’anno, a differenza dei precedenti, abbiamo un saldo demografico mantenuto quasi a zero grazie alle immigrazioni».

Tendenza negativa che non accenna a migliorare, causando inevitabilmente l’aumento dell’età media italiana e la conseguente necessità di assistenza specialistica, dai posti letto in ospedale ai medici di famiglia. Una crisi sanitaria già ampiamente diffusa sul territorio nazionale, che non manca di farsi sentire a Mariano. «Abbiamo un medico di medicina generale a tempo determinato per una parte dei cittadini e un Asap per circa 500 pazienti. Le previsioni non sono delle migliori, perché il bando è andato per tre o quattro volte deserto», ammette Sartori con amarezza.

Una mancanza dovuta in parte al massiccio pensionamento, cui va a sommarsi la scarsità di scuole sul territorio, che prevedano percorsi teorico-pratici indirizzati all’ambito sanitario. Non da meno, la complessità dei test d’ingresso offre basse opportunità d’accesso, con poche richieste di specializzazione in Medicina generale una volta superata la barriera iniziale. Quella che ormai da anni ha preso avvio è una “società liquida” dove «l’incertezza è l’unica certezza», afferma Bauman. Sempre meno giovane e con pochi punti di riferimento, che nonostante il crollo demografico si ritroverà a far fronte al calo d’occupazione, soprattutto nei settori in cui l’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento sulla manodopera umana.

«Negli ultimi anni la zona industriale ha visto il rifiorire di molte attività. Inoltre, le nascite in realtà sono lievemente aumentate di qualche unità rispetto agli anni precedenti, mentre le morti sono pressoché allo stesso valore da ormai un paio d’anni», riflette il sindaco considerando i dati su lungo periodo. Di qui l’importanza di investire nell’istruzione e nello sviluppo delle attività produttive. Per attrarre nuovi residenti ed evitare lo spopolamento del piccolo centro urbano. «Gl’immigrati sono probabilmente attratti dall’investimento compiuto in ambito scolastico».

«Oggi Mariano può contare su tre ordini di scuola, da quella dell’infanzia alla scuola primaria e secondaria di primo grado. Le primarie offrono il tempo pieno, ciò comporta un’importante attrattività per le famiglie», riconosce Sartori. Un numero di immigrati che sale a 73, contro 59 emigrati - con un saldo favorevole di quattordici unità – in prevalenza provenienti dai Paesi dell’Est Europa e dai Balcani. Altra nota positiva nel tessuto evolutivo è stata la realizzazione di una strada statale in grado di bypassare il centro cittadino, assicurando agli abitanti condizioni di vita maggiormente sostenibili. «La strada statale prima passava nel centro del paese, facendo affluire un traffico importante. La nuova soluzione ha certamente reso più vivibile il nostro paese», conclude con orgoglio.

Mariano si distingue nel contesto del Friuli isontino anche per aver dato i natali al portiere Dino Zoff, campione d’Europa nel 1968 e del mondo nel 1982. E sempre appartenente al mondo del calcio è Alessandro Moras, residente nella frazione di Corona nonché allenatore del Brian Lignano, neovincitore della Coppa Italia Fvg. Nella stessa cittadina risiede mister Gianni Longo, dell’Unione Friuli Isontina. Che sulla propria pagina recita con una frase quanto Mariano ha perseguito in anni di storia: la resilienza. «Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi».

Foto Tibaldi

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