LA RUBRICA
‘Margine di errore’, la newsletter della giovane Kathrine Duriatti che riflette sul mondo dell’editoria

La giovane laureanda in Editoria all’università di Udine si è lanciata nel mondo di Substack, social che dà spazio alle parole.
Nello spirito della libertà e democraticità che domina gli italiani in questa giornata sembra adatto raccontare del fenomeno di Substack, piattaforma online che funge da strumento per la creazione di blog personali e newsletter. È a tutti gli effetti un social network che consente la creazione di post statici composti da testo ed immagini, newsletter e articoli o anche podcast e video.
Attraverso Substack si possono creare contenuti diversificati e pensati per un pubblico ad hoc da condividere con una community di lettori. È un luogo dove le persone, tutte e non solo professionisti e autori, possono trovare la propria nicchia di scrittura e crearsi un giro di lettori. La bellezza di questo social sta nella sua democraticità: dà voce a chi non riesce a trovarla o imporla in altri spazi. Non è un caso, infatti, che moltissimi scrittori, giornalisti e pubblicisti siano usciti dal perimetro delle grandi testate e dei media per favorire una diversità delle notizie. Questa applicazione è uno spazio in cui ognuno può creare articoli sugli argomenti più vari e disparati, ecco perché molti professionisti hanno deciso di aprire un loro profilo: affiancato ai contenuti che si creano sul posto di lavoro, Substack è il non-luogo in cui si può parlare di ciò che più ci interessa e a cui teniamo; perché ognuno è autore ed editor di se stesso.
Si sente spesso, purtroppo ancora oggi, parlare di censura e nessuno si sorprende apprendendo che ciò che leggiamo sui giornali non è sempre trasparente, o risponde a logiche gerarchiche. Alla luce di questa situazione Substack si pone come una buona soluzione – certamente non l’unica – al problema. È chiaro che presentare questo social è solo un pretesto per ricordare a voi lettori, ma anche a noi scriventi, che il concetto di fondo è la difesa della nostra libertà di parola e delle nostre idee, essenziali per vivere in uno stato antifascista che sembra ancora sulla via della sua costruzione.
Sull’onda di tutte queste premesse, Kathrine Duriatti ha scelto di mettersi in gioco e aprire una sua newsletter. Giovane laureanda di Editoria all’Università degli studi di Udine, collabora durante le presentazioni dei libri di Bottega Errante Edizioni, casa editrice udinese in cui ha svolto anche il suo tirocinio formativo.
La sua rubrica si concentrerà sui temi che più la appassionano e, tramite le sue pubblicazioni, racconterà il mondo dei libri, con sfumature che ne mettano in luce i meccanismi. «La mia newsletter è completamente gratuita e si chiama Margine di errore, un titolo che richiama la scrittura dal bordo, dalla periferia – spiega l’autrice – l’ho pensata per chi come me legge con spirito critico e indipendente. Trattando di argomenti quali la letteratura, l’editoria e il Medio Oriente i margini di errore sono tanti, ed entro questi si può sviluppare un dialogo aperto al confronto di più punti di vista. D’altro canto, il linguaggio e le parole servono anche a questo».
Kathrine non vede questa attività solo come un’esercizio per la mente, è elettrizzata di avere trovato un modo per condividere ciò in cui crede, le sue idee e le sue letture. Inoltre, la bellezza dei social sta anche nella connessione in tempo reale e pervasiva, che permette di ricevere feedback e consigli per migliorarsi. «Non sono una professionista – sono proprio le parole della giovane – ma credo nella formazione continua, a cui aspiro anche dopo la laurea. Una qualifica non mi renderà più blasonata di altri e la possibilità, o il privilegio, di sbagliare racchiude in sé un’enorme potenziale: l’umiltà di riconoscere i propri errori e ripararli. Questo è lo spirito che anima i miei intenti di scrittura».
I creatori di contenuti iscritti a Substack possono inviare i loro articoli ai lettori, attraverso una mailing list e secondo una scadenza prefissata. L’utente non deve far altro che aprire la sua casella di posta elettronica per leggere una nuova pubblicazione. La parabola della violenza è stato il primo pezzo pubblicato in Margine di errore: l’autrice ha analizzato gli elementi contenuti in un breve volume del ’76 dal titolo Génie la matta, di Inès Cagnati, tradotto per Adelphi nel 2022. «È uno di quei libri che ti costringe a fermarti e a pensare – commenta Kathrine – a riflettere su quello che hai appena letto. Affronta tematiche forti quali la violenza, la follia, l’emarginazione e lo fa in profondità senza scadere nei luoghi comuni. È una lettura breve ma potente come un pugno nello stomaco».
Leggendo La parabola della violenza si capisce che è frutto di ragionamenti di una mente ricca di letture: è così quando si è appassionati di qualcosa, si diventa critici senza aver fatto per forza degli studi accademici, ma per l’esperienza, gli approfondimenti personali e l’interesse, che sono i migliori collanti per la memoria. Queste caratteristiche sono ottime basi per intraprendere il mestiere che Kathrine spera di svolgere in futuro: l’editor. Figura professionale che media lo scrittore e il suo potenziale pubblico, l’editor svolge un lavoro delicato, perché «toccare, modificare e criticare un testo può essere un duro colpo per chi lo ha scritto, quasi un’offesa».
In una casa editrice, che Kathrine definisce come un’officina dei libri, l’operato dell’editor è essenziale perché ha come compito quello di catturare il potenziale del testo e valorizzarlo. «Talvolta ci crede anche più dell’autore stesso» afferma la ragazza. «Il libro non è solo un oggetto educativo – continua Kathrine – ma prima di tutto svolge una funzione estetica, di puro piacere. Si può iniziare a leggere per evadere dalla realtà e man mano cercare nei libri delle chiavi di lettura di interpretazione della realtà. Questi due atteggiamenti dialogano tra loro, può scaturire prima uno e poi l’altro, talvolta convivono. Per me i libri sono una vera e propria passione, il mio desiderio di lavorare come editor sarebbe coronare a professione la mia inclinazione naturale alla lettura».
L’autrice ha già previsto un piano editoriale di Margine di errore e la prossima uscita è programmata per martedì 29 aprile. Ha unicamente anticipato che sarà divisa in due puntate, perché discretamente lunga, ma il soggetto e il titolo rimangono misteriosi. «Mi sono servita di un romanzo recentemente uscito, di cui non svelerò il titolo, per analizzare l’Iran da alcune prospettive particolari: Islam, martirio e auto-fiction».
Le sue future newsletter preannunciano un’incursione nei Cultural studies con un focus su un un romanzo che tratta di schiavismo negli USA; un articolo dedicato a Oriana Fallaci e alla sua eredità, con una riflessione sul concetto di potere e il ruolo ricoperto dagli Stati Uniti e un commento all’edizione di quest’anno del Premio Strega e qualche riflessione in merito ai finalisti delle diverse sezioni. Ci si può iscrivere a Margine di errore e al profilo di Kathrine tramite questo link https://kathedw.substack.com/subscribe e inserendo la propria mail, per essere sempre aggiornati sui nuovi contenuti, che sono liberamente fruibili.
Foto di Agata Cragnolin
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