La marcia del Fvg Pride riparte da Gorizia, sfilata attesa a Pordenone

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La marcia del Fvg Pride riparte da Gorizia, sfilata attesa a Pordenone

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 16 Feb 2023
Copertina per La marcia del Fvg Pride riparte da Gorizia, sfilata attesa a Pordenone

Il corteo in programma a Pordenone il 10 giugno, nel 2021 la sfilata attraversò il confine per la prima volta.

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Ripartono da quella piazza sul confine, tra Gorizia e Nova Gorica, che li ha visti protagonisti due anni fa. Rivendicazioni che restano inascoltate e la percezione che ci si trovi a vivere nel periodo storico-politico più difficile del nostro Paese dal secondo dopoguerra sono lo stimolo per immaginare che sia anche il momento perfetto per una rivoluzione culturale e civile. È con questa consapevolezza che è stato presentato questa mattina, in piazza della Transalpina, il prossimo Pride Fvg in programma a Pordenone il 10 giugno in occasione del Pride Month.

Perché allora parlarne a Gorizia? «Perchè qui abbiano finito il Pride del 2021 e da qui vogliamo ripartire - afferma Alice Chiaruttini, presidente dell’associazione Fvg Pride - Il prossimo raduno si terrà a Pordenone sia perché è l’unica delle quattro province della Regione a non averci ancora ospitato, sia soprattutto per venire incontro, appoggiare e sostenere i gruppi di attivisti che vi si stanno formando, senza dimenticare che, grazie al Pride, vogliamo opporci alle prese di posizione della giunta comunale e soprattutto alle esternazioni del sindaco Alessandro Ciriani che finora si è sempre negato a un confronto».

«E questo - prosegue - è tanto più grave se si pensa che il sindaco dovrebbe rappresentare la totalità dei cittadini». Ancor più comprensibile, quindi, il motto scelto per l’edizione in preparazione, “Resistenza in Corso - #Proudenone”, così come densa di significato è la già massiccia adesione all’evento di associazioni di tutte e quattro le province. Fitto sarà il calendario di eventi culturali, aggregativi e di intrattenimento che si terranno in tutta la Regione da ora a giugno, mentre significativa è stata la presentazione, nel corso della mattinata, del Manifesto in cui si esprimono a chiare lettere i diritti rivendicati dalla comunità Lgbtqia+.

Il documento è articolato secondo le tematiche più rilevanti, dalle istituzioni (con, per esempio, la richiesta del rispetto della laicità dello Stato), alla famiglia (tra cui il diritto all’adozione), dalla salute (come maggiori garanzie per persone Lgbtqia+ anziane e con disabilità) all’educazione (che comprende l’inserimento nel Piano triennale dell'offerta formativa di una vera educazione all’affettività e sessualità). Per rimanere aggiornati sulle iniziative di avvicinamento al Pride di giugno si possono consultare i canali ufficiali dell’associazione a partire dal sito web, oppure visitare la pagina Facebook e quella Instagram.

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