La maratona in Aula dura otto ore a Gorizia, subito scintille e dibattito fiume

La maratona in Aula dura otto ore a Gorizia, subito scintille e dibattito fiume

dalla mattina

La maratona in Aula dura otto ore a Gorizia, subito scintille e dibattito fiume

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Dic 2023
Copertina per La maratona in Aula dura otto ore a Gorizia, subito scintille e dibattito fiume

Seduta iniziata e subito tesa dalle 9, lungo dibattito su partecipate e Aeroporto. Regolamento sui passi carrai saltato: non bastano 18 voti a favore.

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È durata otto ore ma la seduta di oggi del Consiglio comunale di Gorizia non è terminata come di consueto a notte fonda. Anticipata alle 9 del mattino, infatti, la riunione si è conclusa attorno alle 17.30, dopo una vera e propria maratona pre-natalizia per ratificare due sostanziose variazioni di bilancio e approvare la ricognizione delle società partecipate. Bocciato invece il nuovo regolamento per l’autorizzazione dei passi carrai, non tanto per i voti contrari quanto per quelli a favore: solo 18 ma ne servivano 21.

Andando con ordine, l’assise è iniziata subito con un’accesa polemica in merito all’ordine dei lavori. La protesta è arrivata anche dai banchi della maggioranza, con Roberto Sartori (Lega) che ha ribattuto alla presidente Silvia Paoletti sulla durata delle interrogazioni e la possibilità di ricevere solo risposta scritta da parte degli assessori: “Oggi è una forzatura e mancanza di rispetto, verso la maggioranza e l’Aula” è stata la presa di posizione dell’esponente del Carroccio, ma alla fine il tutto è rientrato, partendo con le domande.

Le interrogazioni
Numerosi i quesiti posti al sindaco Rodolfo Ziberna e al resto della giunta, a partire dalle richieste di Franco Zotti (Zotti contro tutti) sul contratto per la fornitura di energia sottoscritto tra Comune ed Engie dal valore di 30 milioni di euro per 15 anni, insieme alle richieste di chiarimento sulle multe che sarebbero state commisurate dalla Step ad alcuni venditori del Mercato coperto per un ritardo di 17 giorni nel pagamento del canone: “Hanno avuto una multa del 100%” è la denuncia portata in Aula dall’esponente di minoranza.

Variazioni di bilancio e partecipate
Dopo quasi due ore di domande e risposte, quindi, ecco la discussione sulle due variazioni di bilancio. Tra i vari punti inseriti, anche la demolizione dell’ex asilo di via della Cappella per creare un parcheggio: “L’immobile non è più usato da anni - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti - e non verrà riutilizzato. Servirebbe un intervento anti-sismico troppo oneroso. La strada che porta alla Castagnavizza sarà riqualificata con l’acciottolato e i residenti potranno mettere le auto in questa nuova zona, senza invadere la strada”.

Dai banchi dell’opposizione sono giunte perplessità su questa voce, mentre Giulia Roldo (Martina sindaco) ha posto l’attenzione sull’illuminazione prevista per castello e Galleria Bombi, da oltre un milione di euro: “Abbiamo valutato l'importo per un’ illuminazione attrattiva per la popolazione e i turisti” ha replicato Filisetti. Alla fine, entrambi i documenti hanno ricevuto la maggioranza dei voti, così come la successiva analisi delle partecipate dove la discussione si è arenata, com’era prevedibile, sulla gestione dell’aeroporto.

Come illustrato dallo stesso assessore delegato, Paolo Lazzeri, mercoledì si terrà una riunione dei soci di Ada per trasformare la società da consortile a responsabilità limitata. Una modifica che vedrà un cambio della procedura di controllo. Ha poi annunciato l’arrivo della nota dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) per poter realizzare qui un impianto fotovoltaico: “L’Aeroporto Duca D’Aosta beneficerà del canone del terreno e royalties sull’energia prodotta, con 150mila euro di cannone annuo per sola locazione”.

Critiche dall’opposizione: per Roldo “in questo piano non si parla di rilancio ma ci sono ulteriore riduzioni dei costi. Le potenzialità che questo sito aveva in passato non sono più quelle del futuro”. Altri esponenti hanno comunque posto l’attenzione anche su altre realtà, come Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd) sul futuro della gestione di Iriscqua, mentre Marco Rossi (Pd) ha chiesto se ci sarà necessità di intervenire sul piano industriale della Sdag, dopo l’acquisto della quota del Comune dell’Interporto di Fernetti da parte di Friulia.

Respinto il regolamento
Chiusi i documenti economici, ecco il regolamento sui passi carrai. Uno strumento che, come spiegato dall’assessore alla Viabilità Francesco Del Sordi, “serve a risolvere situazioni borderline”. Alla fine, però, non sono bastati voti della maggioranza per approvarlo. “È un pessimo segnale per la maggioranza la sua incapacità di serrare i ranghi per votare un regolamento” attacca Rossi, che sul merito del testo si dice preoccupato “che i cittadini possano essere chiamati ad una complessa procedura autorizzativa per regolarizzare passi carrai da tempo esistenti”.

Un intervento da fare, incalza il dem, “sobbarcandosi oneri per documentazioni che attestino efficacemente le caratteristiche del passo carraio: si rischia il caos soprattutto per i molti condomini storici del centro”. Alla fine, quindi, la seduta ha visto la presentazione delle mozioni da parte di Roldo ed Eleonora Sartori (Noi, mi, noaltris Go): la prima ha presentato la richiesta di realizzare un'oasi felina e aumentare le risorse alla gestione delle colonie feline, la seconda sull’istituzione di Zone 30 in città e per creare un regolamento sulla cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani.

Foto di archivio, Tibaldi

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