Carenza dei medici di base a Gorizia, il Comitato incalza: ora trovare soluzioni

Carenza dei medici di base a Gorizia, il Comitato incalza: ora trovare soluzioni

la posizione

Carenza dei medici di base a Gorizia, il Comitato incalza: ora trovare soluzioni

Di Redazione • Pubblicato il 16 Set 2024
Copertina per Carenza dei medici di base a Gorizia, il Comitato incalza: ora trovare soluzioni

Il Comitato salute pubblica torna a esprimere le proprie perplessità sulla situazione della sanità pubblica, dopo la commissione con il direttore del Distretto Alto Isontino.

Condividi
Tempo di lettura

Il Comitato salute pubblica torna a esprimere le proprie perplessità sulla situazione della sanità locale a Gorizia, all'indomani della commissione con il direttore del Distretto Alto Isontino dell'Asugi, Giacomo Benedetti. «La mancanza di medici di medicina generale - riporta una nota del gruppo dopo l'audizione - è particolarmente evidente nel nostro territorio, è una criticità gravissima», rilevando in questa un rischio per la presa in carico dei pazienti cronici, danneggiando in particolare i più fragili.

Gli Ambulatori sperimentali di assistenza primaria (Asap), secondo Benedetti, rappresentano una soluzione temporanea, che «dovrebbe essere chiusa nel più breve tempo possibile», ricordano dal Comitato. Tuttavia, a causa della gravità della situazione, la loro chiusura non è prevista a breve e si prospetta che l'emergenza perduri «per almeno un anno e mezzo/due anni» a causa degli imminenti pensionamenti di molti medici. Il Comitato, però, non concorda con il giudizio positivo espresso, ribadendo che «a nostro avviso gli Asap sono un servizio estremamente costoso e inadeguato».

Secondo il coordinamento, inoltre, l'assenza attuale lamentele da parte dei cittaina è dovuta al fatto che «spesso la rassegnazione prevale, soprattutto in chi è più debole per malattia o per età». Per affrontare la crisi, arriva la proposta di introdurre nuovi incentivi economici e logistici per rendere più attraenti gli incarichi a tempo determinato per i medici nel territorio di Gorizia, evidenziando come l’attuale utilizzo dei medici "gettonisti" nelle Asap sia «un notevole dispendio economico».

Durante l'incontro, sono stati affrontati altri temi su cui il Comitato esprime disaccordo. Riguardo alla pubblicizzazione della normativa sui tempi delle liste d'attesa, Benedetti ha riferito che «essa è pubblicizzata sul sito dell'azienda», ma il Comitato replica che il sito non è «di facile consultazione per l'utente medio». Per questo, si richiede il rispetto della legge regionale 7, che prevede la diffusione delle informazioni tramite affissione in tutte le sedi del Cup, nei servizi sanitari e negli ambulatori dei medici di base.

Sul tema della ristrutturazione dell'ex Pneumologico per la creazione di un Ospedale di comunità in via Vittorio Veneto, Benedetti ha spiegato che «verrà utilizzato il personale già in servizio presso altre strutture», ma per coprire l’intero organico si ricorrerà a «enti esterni». Il Comitato critica questa scelta, ribadendo la propria contrarietà a «nuove, da noi deprecate, esternalizzazioni». Ha anche evidenziato una contraddizione nelle affermazioni del direttore, il quale ha dichiarato di avere una «positiva collaborazione con i Comuni del territorio».

Tuttavia, il Comitato si chiede perché «il sindaco e l'assessore Romano tacciono». Da qui la domanda, dunque, su quali siano i risultati concreti di questa collaborazione, considerando che il Comune è «co-responsabile della parte "socio" in ambito di assistenza socio-sanitaria». Sono molteplici gli spazi di azione che l'amministrazione locale potrebbe sfruttare, incalzano dal gruppo, a partire dal ricercare sedi alternative per gli Asap, attualmente concentrati nel parco Basaglia, concorrere alla creazione di centri diurni per anziani, migliorare l’assistenza domiciliare per ridurre il ricorso alle Rsa e potenziare il trasporto locale per facilitare l’accesso ai luoghi di cura.

Il Comitato riconosce che i responsabili dei servizi sanitari lavorano con «mezzi limitati» e che molte responsabilità ricadono sulle politiche regionali. Per questo, invita l’amministrazione a farsi avanti con la Regione, affinché si intervenga sul piano normativo e si adottino misure per «rendere efficace l'assistenza sanitaria territoriale» e attirare nuovi medici. Il fronte di cittadini e medici in pensione chiede ora che gli amministratori locali spieghino «come intendono muoversi». Infine, si rivolge ai consiglieri comunali, che hanno promesso di portare le loro istanze in discussione nella seduta del 30 settembre, nella speranza che si prenda in mano la situazione.

Nella foto: la protesta davanti al municipio del Comitato nel marzo 2024

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione