Mancano materiali, nuovo rinvio per riaprire la Valletta del Corno

Mancano materiali, nuovo rinvio per riaprire la Valletta del Corno

a gorizia

Mancano materiali, nuovo rinvio per riaprire la Valletta del Corno

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Set 2022
Copertina per Mancano materiali, nuovo rinvio per riaprire la Valletta del Corno

Scadenza posticipata a dicembre, pesa l'instabilità di prezzi e offerta sulle aziende.

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Arriva un nuovo rinvio per l’ultimazione dei lavori alla Valletta del Corno, a Gorizia. Il cantiere, vinto tre anni fa dalla Icop di Basiliano quale capogruppo delle imprese, secondo l’ultima previsione dovrebbe quindi essere completato a inizio dicembre. Uno slittamento causato ancora una volta dall’oscillare vertiginoso dei prezzi e dalla carenza di materie prime, che hanno già portato le aziende a dover prolungare l’intervento dal valore di oltre 21 milioni di euro, finanziato dalla Regione, dopo l’ultima scadenza.

Questa sarebbe dovuta cadere in questi giorni. “Il problema non è legato tanto alla tipologia dei materiali - spiega Francesco Petrucco, direttore del cantiere - quanto il fatto che i fornitori, nell’ultimo periodo, non riescono a dare conferme certe sui tempi di consegna. Tutto ciò è dovuto alla variabilità del mercato, che non consente di consegnare puntualmente le materie prime. Negli ultimi mesi si è vista ovunque questa situazione. Le offerte rimangono valide per quella giornata e basta, non si ha idea dei prezzi successivi”.

In ogni caso, la maggior parte degli interventi è stata realizzata lungo i 12 ettari recuperati dall’incuria. La stima di arrivare lunghi fino a fine anno era già stata ipotizzata a maggio, mentre ha preso forma sempre più il recupero ambientale e di sistemazione idraulica del torrente Corno, il quale ha progressivamente acquisito una personalità composita trasformandosi nel luogo dedicato alle famiglie e tutte le generazioni. La sistemazione punta a rendere l’area un polmone verde per la città, così da essere frequentata liberamente.

Il progetto legato al corso d’acqua, inoltre, è nato anche per risolvere i problemi legati alle esondazioni, che hanno visto gli ultimi episodi tra il 1983 e 1987. Per quanto riguarda la zona verde, si prevedono sette accessi distribuiti lungo tutta la sua ampiezza. Si manterranno le piante, di cui molte eredità delle ville limitrofe di periodo asburgico, e seguendo il percorso del torrente, sono state quasi ultimate le piste ciclabili e sentieri. Ad oggi mancano gli interventi accessori, con l’obiettivo di riuscire a chiudere il tutto prima del 2023.

Nella foto: l'ingresso alla Valletta da via Italico Brass

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