Manca un anno a Nova Gorica e Gorizia 2025, parte il conto alla rovescia

Manca un anno a Nova Gorica e Gorizia 2025, parte il conto alla rovescia

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Manca un anno a Nova Gorica e Gorizia 2025, parte il conto alla rovescia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 08 Feb 2024
Copertina per Manca un anno a Nova Gorica e Gorizia 2025, parte il conto alla rovescia

Questa mattina l'accensione simbolica in piazza Transalpina. Sul sito de Il Goriziano il countdown al primo, grande evento transfrontaliero del 2025.

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SAMO ŠE LETO DNI DO LETA 2025, ZA NOVO GORICO IN GORICO ZAČENJA ODŠTEVANJE

Prima il conto alla rovescia, poi le mani sopra il bottone per "accendere" ufficialmente l’ultimo anno di attesa alla Capitale europea della cultura 2025. Gorizia e Nova Gorica si sono incontrate in piazza Transalpina, annunciando gli ultimi 366 giorni (anno bisesto) che mancano al primo, grande appuntamento transfrontaliero. Niente fuochi d’artificio o effetti speciali, almeno per ora, davanti ai media e qualche cittadino nel "salotto" a cavallo del confine che rappresenta lo specchio attuale per entrambe le città, con il cantiere da concludersi nei prossimi mesi.

In un attimo di pausa per le ruspe che stanno lavorando sia sul fronte sloveno che italiano, i due sindaci hanno salutato l’appuntamento. «Siamo in mezzo ai cantieri - ha commentato il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel - i lavori sulle infrastrutture sono già iniziati. Abbiamo un giorno in più di un anno per terminare. Ci sono tante difficoltà davanti ma siamo fiduciosi, le squadre di Zavod e Gect lavorano molto sul programma. Ci ritroveremo tra un anno qui, su questa piazza, con i lavori finiti e il programma sviluppato».

L’obiettivo è «presentarsi nel modo migliore a tutti gli ospiti che verranno da tutto il mondo, così come ai cittadini». Fiducioso anche l’omologo goriziano, Rodolfo Ziberna, che rimarca però come «il countdown è partito all’indomani di quel 18 dicembre 2020, quando la Commissione europea ci conferì questo prestigioso, entusiasmante riconoscimento». Così come in Transalpina, «i cantieri ci sono ovunque, come i cantieri che saranno aperti in Borgo Castello, Palabigot, via Boccaccio… Le due città stanno cambiando in virtù di un futuro».

Per Ziberna, quindi, se Gorizia e Nova Gorica oggi sono marginali nei rispettivi contesti nazionali, «sommando le nostre differenze, identità e potenzialità, diventano un luogo centrale in un’Europa capace di produrre una cultura non fotocopia di altrui. Proporremo una cultura nostra, che mi auguro possa essere emulata nel resto del continente». Molto ancora il lavoro da fare, come sottolineato dalla direttrice del Gect, Romina Kocina, inclusa la definizione della giornata di apertura su cui però ancora non vuole fare nessun spoiler.

Di certo è che l’inaugurazione si estenderà dalla stazione dei treni di Gorizia fino a quella oltreconfine e non solo. Nel frattempo, «il cantiere della Transalpina richiederà meno di un anno. Tutto corre e speriamo senza intoppi». Per il Zavod, la direttrice ad interim Mija Lorbek ha espresso fiducia ed entusiasmo per le sfide che attendono i prossimi mesi. Già oggi, quindi, si punta a dare un assaggio di eventi e iniziative, complice la Giornata della cultura slovena che nella piccola repubblica è una delle feste nazionali più importanti.

Dopo i discorsi ufficiali, infatti, sono partiti i primi bus transfrontalieri - entrambi sold out - lungo il confine. In piazza Bevk a Nova Gorica ci sarà il tradizionale recital di poesie di France Prešeren, alle 19.30 all’Xcenter il primo spettacolo della MN Dance Company. A Gorizia, invece, si terrà l’incontro su giovani, confini e comunicazione alle 17.30 al Kinemax: ospite il giornalista Toni Capuozzo, il vicedirettore del Gruppo Nem Fabrizio Brancoli e Renata Kodilja, docente di Psicologia delle Relazioni all’Università di Udine.

Conduce la giornalista Anna Piuzzi. L’incontro si aprirà con alcune letture affidate agli studenti del liceo classico Dante Alighieri. Seguirà il confronto fra giovani e relatori e, a conclusione, atteso l’omaggio a Giuseppe Ungaretti e France Prešeren con una selezione di letture dalle loro opere in lingua italiana e slovena, a cura degli studenti del polo liceale sloveno. A seguire – sempre al Kinemax alle 20 - l’anteprima del documentario Milko Bambič In Statu Nascendi, all’interno della rassegna del Kinoatelje.

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