l'appuntamento
La tradizione del Maj attende il regolamento, nodi sulle feste a Gorizia
Molti gruppi rimangono in attesa del regolamento per portare avanti la tradizione, scegliendo nel frattempo di svolgere la festa in forma privata.
Mancano ormai poche ore alla mezzanotte che separa dal primo maggio, data che per diversi paesi del Friuli orientale e della comunità slovena è associata a una festa: il Maj o Mlaj. Una tradizione che, dopo la pandemia, nel Goriziano deve fare i conti con il tragico episodio accaduto a Piedimonte nel 2022, quando una ragazza di Cormons è stata travolta dall’albero issato nell’area davanti l’ex scuola. Proprio nel rione, infatti, nemmeno quest’anno ritornerà il tronco, com’era abitudine per il circolo Podgora.
«Quest’anno ci organizziamo tra compaesani per un rinfresco - spiega la presidente del gruppo, Karin Maligoj - un “brindisi alla primavera” (“pozdrav pomladi”) per festeggiare la celebrazione del primo maggio la sera del 30 aprile alle 19.30. Non vogliamo perdere la tradizione quindi restiamo in attesa, speriamo per il prossimo anno, di un regolamento da parte del Comune per poter riprendere con la solita manifestazione». L’intento era stato annunciato già nell’agosto scorso, coinvolgendo la Regione per approvare un testo unico.
L’assessore goriziano ai quartieri, Maurizio Negri, anticipa che per luglio sono attese novità su questo fronte: «Per ora le regole rimangono le stesse - spiega - ossia va comunicato il trasporto della pianta dal bosco e la piantumazione va fatta in un terreno privato». In questo andranno i ragazzi di Sant’Andrea, mentre non si hanno novità su Lucinico e Madonnina. Diversamente dagli anni scorsi, i giovani del posto non festeggeranno insieme ai neo-maggiorenni di Mossa, che invece hanno preparato per sabato 4 maggio la piantumazione.
Il rito presso il campo sportivo si rinnoverà alle 18, mentre già giovedì 2 maggio la sindaca Emanuela Russian consegnerà le Costituzioni ai 18 concittadini che hanno compiuto 18 anni. Per la festa, invece, questi si organizzeranno in modo autonomo, dopo un altro spiacevole episodio accaduto nel 2023 con una colluttazione. Tornando a Gorizia, nessuna comunicazione è arrivata da San Mauro e Piuma, mentre sull’altopiano carsico questa notte sarà issato l’albero in centro a Doberdò, in piazza San Martino sul lato della scuola.
A Medea, infine, la festa per la classe del 2006 si terrà sempre stasera alle 21.30 davanti al municipio in via Torriani. L’evento si terrà in collaborazione con la squadra di Protezione civile, i donatori di sangue che hanno realizzato le magliette e la Pro loco che offrirà la pasta nell’area verde adiacente. Il rinfresco sarà aperto a tutti. Quest’anno, la piccola comunità friulana conta cinque neo-maggiorenni, con quattro di loro che prenderanno parte alla festa insieme a un 17enne che ha condiviso con loro il percorso scolastico.
Nella foto: la piantumazione del 2022 a Mossa
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