La storia di Grado raccontata a Bruxelles, Bressan al Press Club Europe

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La storia di Grado raccontata a Bruxelles, Bressan al Press Club Europe

Di Redazione • Pubblicato il 05 Mag 2023
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La storica goriziana è stata ospite dell'associazione Giuliani nel Mondo, raccontando le vicende della località di mare dagli albori a oggi.

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Marina Bressan e la storia di Grado sono stati al centro dell'incontro di qualche giorno fa a Bruxelles, organizzato dalla locale sezione dell'associazione Giuliani nel mondo. “Grado Microcosmo della Mitteleuropa” è stato così il titolo dell'incontro al Press Club Europe, aperto dai saluti istituzionali di Martina Rattinger della Carinzia e Gino Cormons per il Friuli Venezia Giulia, i quali hanno ricordato i profondi legami culturali oltre che istituzionali tra le due regioni. Bressan ha così ripercorso i momenti piu importanti della storia contemporanea dell'isola, partita da antichissimo villaggio per lo più di pescatori dove la vita era racchiusa in un “castrum” di calli.

La stessa diventò, sotto l’amministrazione asburgica, la spiaggia più amata della monarchia austro-ungarica. Iniziò infatti un nuovo periodo di prosperità, favorito da una sapiente politica salutistica avviata nell’Ospizio Marino, culminato nell’assegnazione dell’ambito titolo di Kurort (località di cura) e sostenuto dalla rete ferroviaria. Una volta divenuta italiana, Grado seppe superare le difficoltà dovute al cambio di amministrazione e alla frammentazione del vecchio Impero in nuovi Paesi, e consolidò il suo ruolo di importante centro turistico della regione giuliana ed di tutta la nuova Europa centrale.

Nel decennio successivo Grado si confermò luogo di villeggiatura alla moda non solo di stranieri, ma anche di italiani, e si aprì a un turismo non più solamente elitario, ma che coinvolgeva gran parte della popolazione, favorito anche dalla costruzione del ponte che la collegava alla terraferma. A partire dagli Anni Cinquanta, l'isola si espanse ultertiormente attraverso nuove colate e diventò luogo di villeggiatura di tutti nonché meta preferita di gitanti domenicali. La studiosa ha corredato la sua presentazione con delle foto storiche, nonché con la lettura di testi di Biagio Marin e di articoli di giornali dell’epoca.

Testi che hanno illustrato al pubblico e reso chiara le trasformazione. Nella prima parte della conferenza, Bressan si è soffermata sulle foto della Grado austriaca di inizio secolo dove erano sorti alberghi, hotel, impianti talassoterapici, costruite promenade, viali, nuovi stabilimenti bagni per garantire all’ospite ogni comodità. Ampio approfondimento è stato dato alla figura del pittore Josef Maria Auchentaller e della moglie Emma, che hanno trasformato Grado in un cenacolo operoso di pittori, artisti e architetti secessionisti, insomma in una piccola Vienna mondana.

Nella seconda parte, sono stati mostrati al pubblico i piu iconici manifesti pubblicitari di Grado, da quelli di impronta secessionista di Josef Maria Auchentaller a quelli simbolo degli anni trenta come il celebre “Estasi in laguna” di Marcello Dudovich. La conferenza si è infine conclusa con un momento conviviale con dei prodotti enogastronomici regionali. Presente un ampio pubblico tra cui numerosi ospiti esterni spinti dalla curiosità per Grado, oltre ai soci del circolo.

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