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Lunedì su Rai 1 'La Rosa dell'Istria', film sull'esodo girato a Gorizia
Il protagonista Andrea Pennacchi parla della tragedia del film: «Negare la storia vuol dire essere condannati a ripeterla a breve».
Andrà in onda domani, lunedì 5 febbraio, "La Rosa dell'Istria": il film di Rai Fiction - girato anche a Gorizia e dintorni - sarà su Rai 1 in prima serata, alle 21.30. Liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell'uomo nero?” di Graziella Fiorentin, è la storia intima di una famiglia, ma anche dei grandi e sofferti amori della vita, del dramma dell'esodo e delle foibe. La troupe ha scelto anche Mossa, Gradisca e Trieste per alcune scene. Nel cast, diretto da Tiziana Aristarco, ci sono Andrea Pennacchi, Gracjela Kicaj, Costantino Seghi ed Eugenio Franceschini.
Il film racconta la storia dell’esodo dall’Istria dei profughi istriani e dalmati, dal 1943 in poi costretti dai partigiani comunisti di Tito ad abbandonare terra, casa e lavoro, per vagare in cerca d’identità e dignità. A firmare la coproduzione è Rai Fiction, Publispei e Venicefilm srl. Il protagonista Andrea Pennacchi parla della tragedia di istriani fiumani e dalmati: «Sono uomo di sinistra, figlio di partigiani comunisti, ma mi infurio quando sento dire che nelle foibe sono finiti quattro morti per sbaglio o che se la sono cercata. Negare la storia vuol dire essere condannati a ripeterla a breve».
«Ringrazio la Rai per questo film che potremo vedere alcuni giorni prima del Giorno del Ricordo (10 febbraio) nel ventesimo anno della sua legge istitutiva» ha commentato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. Gorizia, inoltre, renderà omaggio a quella data con lo svelamento della nuova targa dedicata a Norma Cossetto, ragazza infoibata che si era diplomata proprio al liceo classico Alighieri. Nell'atrio del palazzo, sarà quindi collocata l'epigrafe su iniziativa della Lega Nazionale di Gorizia, che da anni richiedeva un simile riconoscimento laddove Cossetto ottenne la maturità nel 1939.
Ha così promosso l'iniziativa sensibilizzando il ministero dell'Istruzione e del Merito. La sottosegretaria del dicastero Paola Frassinetti presenzierà il governo assieme alle altre autorità ed ai sodalizi locali: Lega Nazionale, Angvd, Comitato congiunti dei deportati in Jugoslavia e Comitato 10 Febbraio. Si procederà allo scoprimento della targa venerdì 9 febbraio alle 9, in una cerimonia ristretta ai soli invitati stante lo spazio limitato dell'atrio. Un atto dovuto secondo il presidente della Lega Nazionale di Gorizia, Luca Urizio, anche per rispettare la volontà del comitato studentesco del liceo che quattro anni fa aveva chiesto all'unanimità l'apposizione della targa.
Urizio conclude il suo intervento ricordando gli infoibati che non sono stati più ritrovati e sottolineando come l'evento, che ogni anno si ripete per commemorare la scomparsa della giovane "Una rosa per Norma Cossetto", sia un fiore per tutti quei morti senza croce ma anche per tutte le donne violentate e infoibate, così come per i bambini «dei quali ancora si parla troppo poco nonostante sia stato fornito il primo elenco ai media. Una vergogna da cancellare cominciando dalla targa da dedicare a Norma nel liceo classico di Gorizia».
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