le feste
Lucinico riaccende il pignarûl dopo due anni, folla in Baita per il rito
In tantissimi alla Baita, la Befana arriva in ape. A Campagnuzza è scesa dal campanile, lucciolata a Sant'Andrea.
È ritornata la festa dei fuochi epifanici anche a Gorizia e l’attesa era tanta. A testimoniarlo è stata l’affluenza mai vista prima per ammirare il pignarûl organizzato dal gruppo alpini di Lucinico, l’unico sul territorio comunale, che ha richiamato centinaia di persone. Anche tanta musica con i Danzerini. “È stata un’edizione record - spiega il capogruppo Gabriele Montanari - come si è visto dal numero di auto parcheggiate e dalle persone presenti. Eravamo fermi dal 2019”.
In ogni caso, tantissimi goriziani e non solo hanno voluto tornare a festeggiare la tradizione che chiude il periodo natalizio. Immancabile la presenza della Befana, arrivata alla Baita dov’è stato organizzato il tutto a bordo dell’ape per distribuire caramelle e dolci ai bambini. Presenti anche il vicesindaco, Chiara Gatto, insieme ad altri esponenti della giunta. Guardando invece alle fiamme, il responso non si discosta molto da quello di altre celebrazioni in giro per il Friuli nelle stesse ore.
“Le fiamme sono rimaste alte - rileva Montanari - per cui probabilmente sarà un anno di transizione”. Preveggenza che fa parte del nucleo di tradizioni ancestrali in cui affonda le radici il fuoco di Baleno, che attorno alle 18 ha iniziato a brillare. Si è infatti atteso che arrivasse completamente il buio, mentre la festa era iniziata già attorno alle 17 con l’arrivo di centinaia di persone. Non era comunque l’unico appuntamento nel giorno dell’Epifania organizzato in città e negli immediati dintorni.
Oltre al rito promosso dalle penne nere - che quest’anno festeggiano 40 anni di attività - nel quartiere di Campagnuzza è invece arrivata la Befana dal campanile. Insieme a lei anche i Re Magi, che si sono calati con una corda per il tradizionale “volo” per portare anche qui dolci ai più piccoli e non solo. Una festa caratterizzata anche dalla presenza degli Scampanotadors, che hanno suonato le campane, con il Gruppo Bertarelli e Cai Gorizia, mentre domani si festeggia a Sant’Andrea.
Nel rione, infatti, dalle 17 partirà la fiaccolata per raccogliere fondi a favore dell’associazione Via di Natale, che sostiene i familiari dei ricoverati al Cro di Aviano. Partendo dalla piazza, il corteo sfilerà per quattro chilometri e oltrepasserà il confine, raggiungendo Vrtojba. Organizzato dall’associazione Skultura 2001, il percorso raggiungerà le Case dell’Eremita e toccherà le via Sabotino, Trivignano, Rutar, Tabai e quindi si unirà anche il gruppo sloveno della vicina cittadina.
Ieri pomeriggio anche Mossa ha optato per la fiaccolata, partendo dalla chiesa attorno alle 16.30 dopo la premiazione dei presepi. In questo caso, l’iniziativa ha voluto aiutare le attività dell’associazione Casa mia e il Fondo amico. A organizzare il tutto è stata l’amministrazione locale, la parrocchia e le associazioni. Il giorno prima, invece, a San Lorenzo Isontino la fiaccolata ha aiutato sempre la Vie di Natale, partendo dalla chiesa e arrivando al campo sportivo per la fugarela.
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