le proiezioni
Luci e misteri sul campanile di Aquileia, rivivono gli antici mosaici

I simboli dei mosaici raccontati sul campanile della Basilica. Le radici nell'antichità.
Il campanile della Basilica di Aquileia si trasforma nuovamente, per dar voce alla profonda e misteriosa simbologia celata tra i mosaici custoditi all’interno e nell’aula nord. Quest’ultima è una delle aree più antiche dell’intero complesso. Fino al 6 gennaio 2022, dal tramonto all’una di notte, saranno attive delle opere di videoarte digitale, sia a tema natalizio che di carattere storico-culturale, capaci di creare un’atmosfera onirica e unica nel suo genere.
L’iconografia musiva proiettata attraverso questa performance visiva affonderebbe le proprie radici nei legami che la città di Aquileia aveva con il mondo orientale e, nello specifico, con uno dei principali centri del Mediterraneo, Alessandria d’Egitto, da cui avrebbe ereditato influenze relative alla rappresentazione del mondo celeste e della cosmologia. Il mosaico dell’aula nord riprenderebbe dunque degli elementi dalle concezioni teologiche di queste lontane terre.
Presente anche l’idea che esistessero numerosi “cieli planetari”, attraverso i quali l’anima potesse far ritorno al proprio luogo d’origine. Ed è proprio questo millenario tappeto musivo, che racchiude al suo interno un eccezionale “cielo stellato”, ad essere oggi proiettato sulla verticale superficie della torre campanaria - rendendo così fruibile a tutti e trasferendo, di fatto, un tassello della ricca storia della città di Aquileia a tutti i visitatori. Il linguaggio visivo utilizzato nei mosaici rappresenterebbe i tratti del pensiero religioso-filosofico dello gnosticismo.
Il termine deriva dal greco gnosi, ossia conoscenza, e indica il culto precedente alla postuma diffusione del Cristianesimo, secondo il quale la Salvezza è alla portata di tutti gli uomini. Ognuno dei mosaici raffiguranti gli alberi identificherebbe un millennio di storia (gli gnostici credevano infatti di vivere nel sesto millennio dopo Cristo), gli animali soprastanti sarebbero invece simbolo di specifiche costellazioni: per esempio, la figura dell’aragosta è utilizzata per la costellazione del Cancro, oppure quella delle gallinelle per le Pleiadi.
“L’eredità culturale della città di Aquileia - commenta il presidente dell'omonima Fondazione, nonché sindaco Emanuele Zorino - è molto antica ed è proprio partendo dalle nostre solidi radici che vogliamo costruire un prosperoso futuro. Le proiezioni sul campanile della Basilica di Santa Maria Assunta sono espressione del forte messaggio che vogliamo trasmettere. Un caldo messaggio di auguri, di speranza e di rinnovamento per l’intera città e per la sua Comunità che può e deve essere, oggi come allora, faro della cultura”
Il progetto è realizzato da Aquileia Digital Arts, sostenuto da Fondazione Aquileia con il supporto del Comune di Aquileia e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia-Direzione Turismo.
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