Luca Urizio rompe con la Lega a Gorizia, «politica di oggi lontana dai miei principi»

Luca Urizio rompe con la Lega a Gorizia, «politica di oggi lontana dai miei principi»

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Luca Urizio rompe con la Lega a Gorizia, «politica di oggi lontana dai miei principi»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Mar 2024
Copertina per Luca Urizio rompe con la Lega a Gorizia, «politica di oggi lontana dai miei principi»

Entrato nel partito nel 2018, il presidente della Lega nazionale esce e attacca un certo modo di fare politica. La replica del segretario Bearzi.

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Era entrato nella Lega nel 2018, in una sorta di ‘doppietta’ contando la propria appartenenza alla Lega nazionale. La storia tra il partito e Luca Urizio, però, è ormai finita ed è lo stesso interessato ad annunciarlo con una lettera indirizzata ai suoi ormai ex colleghi. «Ho scelto di entrare in politica - scrive - per attivarmi per la mia città, mettendo a disposizione del partito le mie esperienze al servizio della comunità. Nel tempo ho purtroppo constatato quanto la politica di oggi sia lontana dai miei principi».

«Una politica - accusa - nella quale i diritti, anche non meritati, vengono prima dei doveri. Una politica che oggi, non solo a Gorizia ma in tutta la nostra amata Italia, ha forse toccato il suo punto più basso. Oramai il principale obiettivo è quello di essere eletto non quello di aiutare la comunità, ci troviamo spesso rappresentati da "yes man" scelti, scontati ed impreparati con l'unica qualità di saper utilizzare i social per proporsi in chiave elettorale». Urizio non lesina critiche quindi al Carroccio, oggi al governo.

«I governanti pensano sempre all’oggi - prosegue - senza preoccuparsi del domani. Domani governeranno altri... e questa è una deformazione della democrazia. Ci troviamo quindi di fronte ad incompetenza (voler fare qualcosa e non saperla fare) e cattiva politica (saper fare qualcosa e non volerla fare)». Oltre a questa divergenze, il presidente della Lega nazionale spiega che le sue dimissioni sono date «anche per concentrarmi sugli obiettivi del sodalizio che presiedo dal 2013, con il quale sono stati raggiunti risultati di rilevanza nazionale».

«Voglio evitare - continua - di continuare a prestare il fianco a detrattori che, fin dal momento della mia discesa in politica, malignavano sul fatto che avrei utilizzato la mia visibilità come presidente della locale sezione della Lega nazionale a scopo politico. Sono stati smentiti dai fatti perché ho sempre tenuto correttamente distanti le due realtà, anche evitando di candidarmi. Nel partito ho conosciuto diverse persone che continuerò a stimare ed alcuni di loro sono divenuti veri amici».

«Auguro al movimento ed a voi tutti di trovare la strada migliore consci delle potenzialità che il nostro territorio può esprimere, grazie anche all'esempio che i nostri nonni ci hanno lasciato. Bisogna guardare al futuro pensando al bene di questa meravigliosa città e dei suoi abitanti, fieri di una storia che avrebbe molto da insegnare per valori al resto d'Italia e di cui ancora oggi a livello nazionale si conosce poco» si conclude la lettera. Una scelta commentata anche dal segretario provinciale del Carroccio, Paolo Bearzi.

«Ovviamente dispiace che qualcuno lasci il partito - rileva - ma rispetto la sua volontà e la sua posizione. Gli auguro tutte le migliori fortune per il suo sodalizio, so che prende molto tempo ed è molto attivo. La sua scelta è stato uno sbattere la porta? Non penso, è forse la delusione per il mondo della politica ma non credo sia riferito propriamente al movimento della Lega. Lo è forse per il modo di fare politica di taluni, ma per fortuna non siamo tutti così».

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