la vittoria
Braidot sempre più nella storia, il ciclista di Mossa in vetta in Andorra
Doppio successo di fila dopo la Svizzera, è il primo italiano a fare il bis in pochi giorni.
Dopo Lenzerheide in Svizzera e Vallnord, in Andorra, Luca Braidot irrompe nella storia ed è l’unico italiano ad aver vinto due tappe consecutive di Coppa del mondo di cross-country. Un successo nato in maniera totalmente diversa da quella in Svizzera di domenica scorsa. A lottare per la vittoria davanti non c’era lo svizzero Mathias Fluckiger, non partito, non c’era il connazionale Nino Schurter, almeno nella fase centrale della gara, e nemmeno Hatherly.
A fare la gara nella prima parte di gara si sono imposti i ciclisti d’oltralpe (Koretzky, Sarrou, Carod), assieme a Dascalu, Valero e l’azzurro Luca Braidot. Col proseguo della manifestazione i francesi sono via via crollati e, davanti, hanno resistito gli ultimi tre, con Nino Schurter dietro in grande rimonta. Nel penultimo giro Vlad Dascalu ha preso il largo, proprio nel momento in cui Schurter sembrava poter rientrare nel trio di testa. Il rumeno è riuscito via via ad allungare e il mossese sembrava destinato ad alzare bandiera bianca.
Il vantaggio di Dascalu ha raggiunto l’apice con 14″, ma un problema meccanico al cambio, o alle gambe, del rumeno ha riaperto i giochi. Ad approfittarne è proprio Braidot, trovatosi pronto a macinare terreno, staccandosi pure dallo spagnolo David Valero Serrano. Parte poi un ultimo giro in cui Braidot è semplicemente perfetto, sempre in spinta, senza mai concedere nulla al rivale, che cede nel finale. Schurter in rimonta chiude terzo alle spalle di Serrano.
Il secondo successo consecutivo dopo Lenzerheide. Il primo italiano a riuscirci. Alle sue spalle arrivava un felicissimo Valero, mentre sul 3° gradino del podio si impone uno strepitoso Nino Schurter. Podio completato da Vlad Dascalu e da Jordan Sarrou. Nella classifica di Coppa giornata positiva per Nino Schurter, che ora guida con 1342 punti, davanti a Dascalu con 1082.
Braidot risale al 5° posto con 950. In una gara ricca di stravolgimenti, la costanza, la sagacia tattica e soprattutto le gambe del 31enne azzurro hanno fatto la differenza sotto il sole cocente in Andorra. Un risultato inimmaginabile solo due settimane fa, ma che ora proietta Braidot direttamente tra i grandi di questa Coppa del mondo e fa sognare l’Italia per i prossimi eventi.
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