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Lotta senza sosta sul Carso, il grazie di tutti a chi combatte il fuoco
Attesi altri elicotteri dalla Romania oltreconfine, i grazie agli operatori in prima fila.
Sembra sempre più "un incubo senza fine" quello che si profila sul Carso tra Italia e Slovenia. Le parole sono del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che invita a non "cedere allo scoramento. Lo dobbiamo a quegli eroi che da giorni e giorni stanno combattendo in prima linea. Lo dobbiamo al nostro stesso Carso che dovremo impegnarci a far rivivere. Lo dobbiamo a tutti noi perché è in queste occasioni che si deve avere la forza di ricominciare. Di ripartire, lottando perché questo incubo finisca al più presto".
"Un apprezzamento alla grande collaborazione e aiuto reciproco fra Italia e Slovenia - rimarca - Ma su questo non c'erano dubbi". Sul tasso di polveri sottili, "i valori delle Pm10 variano, come abbiamo ben capito, a seconda del vento che le trasporta e, ovviamente della vicinanza. Ieri sera, a causa dei venti e la recrudescenza del fuoco tra Merna e Rupa, abbiamo registrato picchi elevati di Pm10 però di breve durata che non intaccano di molto la media giornaliera, cui bisogna fare riferimento. Ma questa fase è comunque opportuno mantenere comportamenti prudenziali".
In mattinata, il valore più alto registrato dalle centraline di Arpa è stato a Ronchi, con 190 µg/m3 alle 9.25, mentre ad Aquileia si è arrivati a 120.2 µg/m3 alle 9. A Gorizia i valori hanno superato i 70 µg/m3, a Savogna si è tornati sui 94.3 µg/m3. Nel capoluogo, comunque, la media giornaliera di ieri è stata sotto i limiti con 43.4 µg/m3, a Monfalcone era di 62.4 µg/m3, quarto giorno di fila sopra il valore massimo.
Da qui, l'invito a "evitare di sostare a lungo all'esterno, indossare la mascherina all'esterno, tenere chiuse le finestre e lavare bene la verdura dell'orto". Nel frattempo, continua inarrestabile da parte dei cittadini la consegna di generi di conforto per gli operatori sul fronte degli incendi. "Una grande risposta davvero che in soli due pomeriggi ci ha riempito il capannone e i cuori" ha commentato il gruppo comunale. Nelle scorse ore sono state iniziate le consegne, dapprima agli operativi nei punti Ucl e poi a vigili del fuoco e al Corpo forestale stazione di Gradisca.
Operazioni che proseguiranno con consegne anche ai gasilci sloveni e agli altri operativi oggi e nei prossimi giorni, con gli stessi volontari e il primo cittadino che ringraziano la popolazione. Attestati di stima che si sommano a quelli che si registrano oltreconfine, con i bambini delle scuole elementari di Šempeter che hanno fatto disegni e delle medaglie per gli operatori impegnati in prima linea. Proprio in Slovenia, prosegue senza sosta la lotta con la ricrudescenza delle fiamme, a Doberdò sono riemersi altri ordigni bellici inesplosi nelle aree bruciate.
Oltreconfine, in mattinata sono rientrate le evacuazioni fatte ieri. Alla fine, una trentina di persone si è fermata a dormire la notte nel Centro sportivo Hit di Vrtojba, potendo poi rientrare a casa. Altri si sono diretti subito a casa di amici e parenti. I fronti più caldi sono nella zona tra il monte Trstelj e Renče, con i focolai che stanno bruciando nel bosco in attesa di riuscire a soffocarli. Gli operatori attendono il cambio del vento, con bora attesa nel pomeriggio, per aggredire i fronti principali.
Attualmente, opera il canadair dalla Croazia e sette elicotteri tra polizia ed esercito di Lubiana. Atteso l'arrivo di ulteriori quattro veivoli dalla Romania, tenendo monitorata la situazione sperando che le fiamme non tornino a oltrepassare il confine, riaccendendo le aree attorno a Jamiano.
Nelle foto: i disegni dei bambini, gli aiuti donati e il campo operativo a Jamiano
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