Giulia, Pietro e Matteo premiati a Gorizia: il saluto in musica della Locchi

Giulia, Pietro e Matteo premiati a Gorizia: il saluto in musica della Locchi

i riconoscimenti

Giulia, Pietro e Matteo premiati a Gorizia: il saluto in musica della Locchi

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 04 Giu 2024
Copertina per Giulia, Pietro e Matteo premiati a Gorizia: il saluto in musica della Locchi

Ampio spazio alle emozioni, non solo quelle suscitate dalla musica ma anche e soprattutto quelle legate al ricordo di Iacopo Zalateu e Stefano Borghes.

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Mentre si comincia a percepire il profumo dell’estate e a vivere la libertà da un impegnativo anno scolastico il corso a Indirizzo Musicale della scuola secondaria di primo grado “V. Locchi” ha salutato compagni e professori con il tradizionale saggio finale, in programma ieri pomeriggio al Teatro “Bratuž” di viale XX settembre a Gorizia. Ampio spazio alle emozioni, non solo quelle suscitate dalla musica ma anche e soprattutto quelle legate al ricordo di Iacopo Zalateu e Stefano Borghes con la consegna delle borse di studio a loro intitolate e destinate ad alunni che si siano distinti per l’impegno nello studio e verso i compagni.

A ricevere il premio intitolato a Iacopo, specificamente destinato a uno studente o studentessa della III B, è stata Giulia Renzi, giovane e talentuosa pianista che ha affiancato l’impegno scolastico e la serietà negli studi alla generosità verso i compagni: «Iacopo aveva sostenuto l’esame di terza e adesso suona da un’altra parte. Abbiamo quindi voluto istituire questo piccolo premio per ricordarlo, rivolto a un alunno che ama la musica, è rispettoso dei compagni e allegro come ci piace ricordare fosse nostro figlio» ha detto la mamma di Iacopo fra la commozione del pubblico.

Come ha sottolineato la professoressa Silvia Zazzaro, insegnante di pianoforte, l’individuazione del premiato non è stata semplice perchè molti sono gli alunni notevoli nell’uscente III B così come nelle altre terze, da dove vengono i due alunni insigniti del premio intitolato a Stefano Borghes. Difficile selezionare un solo alunno, tanto che di concerto con la famiglia di Stefano la borsa di studio si è raddoppiata per rendere merito alle doti scolastiche, umane e sportive di Pietro Alessandro Coceani di III E e Matteo Troiano di III F.

Altri inattesi e diversi riconoscimenti (il volume dedicato alla figura di Vittorio Locchi) sono invece stati consegnati ai professori Dante Pattini ed Ennio Francavilla, docenti di Lettere dell’Istituto “D’Annunzio” che, da inizio anno, hanno tenuto dei corsi gratuiti di italiano L2 per i genitori stranieri degli alunni dell’Istituto comprensivo Gorizia 2. A salutare le famiglie che hanno gremito la platea del “Bratuž”, fra cui erano seduti anche gli assessori Silvana Romano e Fabrizio Oreti, il vicepreside Stefano Bisacchi e la professoressa Paola Poniz nel consueto ruolo di presentatrice dell’articolato spettacolo il cui programma è stato ideato dalle insegnanti di chitarra Paola Selva, di violino Daniela Monica Bon, di flauto Daniela Brussolo e di pianoforte Silvia Zazzaro.

Sul palco decorato dalle composizioni floreali dell’Istituto agrario Brignoli di Gradisca (presente con un banchetto di specialità e piante anche all’ingresso del teatro) il pomeriggio musicale ha preso il via con “Intermezzo” di Mauro Storti suonato dalle chitarre Gabriele Crobu, Francesco Finotto, Olivia Zorzenone e Gustav Zotter seguiti da “Rose del Sud”, arrangiamento di Johann Strauss della professoressa Daniela Bon per i violini Michele Ambrosi, Giorgia Ambrosio, Nicola Kappel, Anna Olivieri ed Elina Sadiki. L’Allegro dal concerto numero 4 di Schickhardt e Spattering Flutes di Keuning sono stati proposti al flauto traverso da Anna Bonetto, Chiara Bonetto, Giovanni Lanza, Luciano Lu e Martina Nanut che hanno lasciato il palco a Giulia Renzi per il Valzer in do diesis minore, op. 64, n. 2 di Chopin.

Alle chitarre, Matteo Agati, Francesca D’Andrea, Gaia Fait Dalla Nese e Victoria Visintini hanno proposto “Asturias” di Albeniz mentre il tradizionale klezmer “Bulgar from Odessa” è stato eseguito al violino da Stella Borlini, Emanuele Bregant, Eleonora Fumo, Leonardo Marangotto, Debora Ogbeide e Zotter Ginevra accompagnati al pianoforte da Maria Vittoria Ciceri.

I flauti Amelie Druffuca, Diahe Giovanni Kande, Samuel Paluzzano e Irene Stella accompagnati al pianoforte da Andrea Ziani si sono esibiti in “Flute fiesta: dream theme” e “The three dancing flutes” cui è seguito “Doctor Gradus ad Parnassum” di Debussy, assolo al pianoforte di Claudia Perez Piferrer. Lo spettacolo è proseguito con “The strenuous life” eseguito alla chitarra da Stefano Culot, Debby Ogbeide e Cecilia Sinicropi seguite dai flauti Ludovica Arbo, Ilaria Galiano, Chiara Lembo, Caterina Portelli, Federico Prandi de Uhlmort e Anna Springolo in Preludio dal “Te Deum” di Charpentier e “The entertainer” di Joplin.

Al pianoforte Simone Sapio ha proposto quindi la “Polonese in do diesis minore, op. 26, n. 1” di Chopin mentre il Canone di Pachelbel è stato affidato ai violini di Sofia Dose, Cristelle Dukagjini, Arlinda Elshani, Isaak Hrovatin, Costanza Marangotto e Leonardo Marangotto assieme alla viola di Martina Salierno. Si è così entrati nella parte finale della serata con le esibizioni d’assieme aperte da “Edelweiss” di Richard Rogers arrangiato da Daniela Bon per i violini delle tre classi accompagnati al pianoforte da Marco Saito che ha quindi accompagnato gli stessi archi, assieme a Michele Villani allo xilofono, nella trascrizione della “Marcia” di Prokofiev realizzata sempre da Daniela Bon.

Attesissimo il momento delle orchestre: la I B ha proposto “Singin’ in the rain” con arrangiamento di Daniela Bon, la II B si è esibita in “Moon river” arrangiata da Paola Selva mentre il gran finale è stato affidato alla III B che ha salutato la scuola con “Andante” e “2 the Night”, proposto anche come bis, arrangiati entrambi da Daniela Bon e Paola Selva.

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