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Lingue e canzoni, Freevoices chiudono la Festa dei popoli a Cormons
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Domenica il concerto spaziando per lingue e culture, atteso il vincitore di Un logo per la pace.
Dopo il tutto esaurito fatto registrare con il recital "Noi siamo il tempo", il Freevoices Show Choir torna sul palco del Teatro comunale di Cormons questa domenica alle 20.30, per la serata conclusiva della Festa dei Popoli. Si tratta della tre giorni che la Caritas parrocchiale organizza in collaborazione con l’Unità pastorale e con il patrocinio dell'amministrazione locale. Il tutto attraverso un ricco calendario di tavole rotonde incontri e appuntamenti tra ricreatorio, Giardini della Pace, Duomo di Sant’Alberto e piazza XXIV maggio.
Ieri sera, la comunità ha richiamato i rappresentanti di diverse fedi per parlare di pace. Il concerto che il gruppo rappresenterà si intitola “La musica che unisce” e ben si lega allo spirito della manifestazione proprio perché rappresenta un vero e proprio viaggio di pace dove i Freevoices spaziano da un continente all’altro in una mescolanza di lingue e di idiomi: dal francese allo swahili, dal portoghese alla lingua maori, dall’indu all’ebraico. Un mix che vuole essere segno di fratellanza e di apertura al dialogo.
Nella serata che si aprirà alle 20 con le premiazioni del concorso Un logo per la pace, i Freevoices saranno accompagnati dal violino di Laura Grandi mentre al pianoforte siederà Gianni Del Zotto arrangiatore delle musiche. La direzione artistica è di Manuela Marussi; le percussioni sono di Francesco Pandolfo, al basso Gaia Aprato. Coreografie di Marco Rigamonti (Teatro Litta Milano). Ingresso libero.
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