da gennaio
Linea 1 fino in zona industriale a Gorizia, controlli del green pass a terra

Prolungata da dopo l'Epifania, collegamenti fino a Capriva. L'obiettivo di rinnovare il parco mezzi.
La Linea 1 collegherà da Gorizia fino alla zona industriale di Sant’Andrea. È questo il primo annuncio dato dal nuovo presidente di Tpl Fvg, Bruno Pascoli, nominato a fine novembre e con un lungo trascorso tra Saf e la stessa Apt, di cui è componente del consiglio di amministrazione. Guiderà quindi il consorzio che gestisce il trasporto pubblico in regione. Nella sala incontro di piazzale Martiri della libertà, il dirigente ha spiegato le novità che verranno introdotte alle corse urbane da dopo l’Epifania, non solo in città ma anche nel resto del territorio.
Sempre a inizio anno prossimo, inoltre, si prolungherà il collegamento via autobus fino a Capriva, passando per San Lorenzo Isontino. L’idea è proseguire poi verso Cormons, in un prossimo futuro. “Il trasporto è una componente al pari di qualsiasi altra infrastruttura - ha commentato il sindaco Rodolfo Ziberna -. Questo è un rafforzamento di Gorizia in ambito regionale, così com’è stata la fusione dei consorzi industriali con Monfalcone. Arrivare fino alla zona industriale è un rafforzamento dell’area, offrendo servizi a chi ci lavora e ci investe, intercettando le esigenze”.
Il primo cittadino ha quindi rimarcato che l’obiettivo è che “sempre più persone vengano in città ma anche che i goriziani possano raggiungere altri luoghi. In questo modo si rendono tanti servizi di prossimità, come l’ospedale”. Pascoli ha quindi puntato l’attenzione sulle prossime novità che arriveranno dal contesto nazionale, grazie ai fondi per la transizione ecologica destinati alle aziende del settore: “Apt sta predisponendo un rinnovo del parco macchine, forse sarà Grado ad essere il primo centro ad avere i propri autobus elettrici, ma si investirà anche sull’extraurbano”.
In questo senso, si punterà su metano e forse anche sull’idrogeno. Ad oggi, Tpl dispone di 966 autobus, ma appena il 20% è ecologico. Si punta ad arrivare al 50% entro la fine della concessione, dalla durata decennale. “Siamo anche al lavoro per la linea universitaria” ha anticipato la presidente di Apt, Caterina Belletti, mentre su quella transfrontaliera si sta studiando un potenziamento verso Šempeter-Vrtojba: “Si prevede un milione di arrivi nel 2025 - ha ricordato Pascoli - e favorendo la mobilità lenta, si favorirà anche la fruizione degli eventi previsti”.
Guardando alla necessità di dover verificare i super green pass anche a bordo, il nodo è complesso: “Tutte le consorziate sono d’accordo che l’autista deve guidare e non può controllare. È improponibile farlo durante il percorso, salterebbe la regolarità di un servizio fondamentale, puntando quindi ai controlli a terra a campione, anche con l’aiuto delle forze pubbliche”. A ciò si unisce la carenza di autisti, che rappresentano l’80,5% dei 1841 dipendenti, numero destinato a d aumentare proprio per i controlli dei pass: “Ci sono problematiche legate ai no vax”.
Tutte le quattro imprese regionali hanno avuto circa il 20% di personale che non si è presentato al lavoro. “Negli ultimi tempi - rileva il presidente - molti stanno cambiando idea, ma c’è comunque uno zoccolo duro che costringe a cercare nuovo personale, ma è difficile trovarlo”. Per quanto riguarda l’uso dei mezzi, invece, l’anno scorso si è assistito a un tracollo dei passeggeri di circa il 50%, mentre prima della pandemia erano 275mila i passeggeri al giorno in tutta la regione. Sul fronte degli investimenti, Apt ha speso oltre 8 milioni per l’aggiornamento tecnologico dei bus.
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