Licenziata Nunzia Schilirò, la poliziotta di Gorizia no green pass

Licenziata Nunzia Schilirò, la poliziotta di Gorizia no green pass

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Licenziata Nunzia Schilirò, la poliziotta di Gorizia no green pass

Di Redazione • Pubblicato il 30 Set 2022
Copertina per Licenziata Nunzia Schilirò, la poliziotta di Gorizia no green pass

L'ex vicequestore licenziata dopo un anno, «gli agenti del G8 di Genova invece promossi».

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Dapprima si era schierata contro il green pass e quindi si era candidata alle elezioni di domenica scorsa con Italexit. Nel mezzo, era arrivata la sospensione dal lavoro. Adesso, Nunzia Schilirò - vicequestore di Roma originaria di Gorizia - è stata definitivamente licenziata dalla Polizia di Stato. A renderlo noto è stata lei stessa con un video, spiegando che la decisione è arrivata mercoledì pomeriggio quando “mi è arrivata la destituzione, al quinto procedimento disciplinare su sette e recidiva”.

L’agente aveva infatti proseguito con le dichiarazioni pubbliche. Un atto che, per la diretta interessata, va contro l’articolo 21 della Costituzione. “Faccio fatica a sentirmi italiana - attacca - mi sento più apolide. Non mi riconosco in questo Stato, in nulla di ciò che guardo attorno a me”. Quindi il dito puntato verso i colleghi processati per il G8 di Genova, “condannati con sentenza passata in giudicato e la sentenza disse che quei poliziotti lesero l’immagine dell’Italia nel mondo. Loro sono tutti in servizio e alcuni promossi”.

“Un dirigente di polizia quindi è uno schiavo - attacca - non avevo il diritto di partecipare a una manifestazione e dire come la penso”. Rivendica quindi il proprio operato nel corpo, attraverso le varie indagini che ha seguito in carriera. “I miei detrattori erano convinti che fossi una del sistema, chissà cosa diranno ora che sono stata licenziata”. L’ormai ex poliziotta rivendica quindi quanto fatto, “ho difeso la Costituzione e la libertà dei miei cittadini. Vediamo se adesso, chi mi aveva proposto un lavoro l’anno scorso, quest’anno me lo richiederanno”.

Schilirò, prima di entrare in Polizia, era avvocato ma ora si interroga su cosa fare dopo il licenziamento. “È un periodo bello - rimarca comunque -, ho fatto tanta fatica, ho studiato tanto. La mia è solo una delle tante ingiustizie di questo periodo”. Era il 25 settembre 2021 quando salì sul palco in quel famoso video, in cui si contrappose all’obbligo vaccinale e alle sanzioni alla Russia. “Mi hanno tenuto per un anno sospesa e poi deciso di cacciarmi. Potevano infierire tranquillamente. Ho il sentore che arriverò fino alla Corte di giustizia europea”.

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