Il liceali di Gorizia cantano e recitano al Gran galà, dedica ai Bambini Farfalla

Il liceali di Gorizia cantano e recitano al Gran galà, dedica ai Bambini Farfalla

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Il liceali di Gorizia cantano e recitano al Gran galà, dedica ai Bambini Farfalla

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 19 Mag 2023
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Gli studenti del Polo si sono esibiti in attività teatrali, coreutiche, musicali e multimediali. Sul palco anche la piccola Rebecca.

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Si è svolto nella serata di ieri, giovedì 18 maggio, presso il Kulturni center Bratuž di viale XX settembre il Gran galà dei licei di Gorizia ormai giunto alla IX edizione. La manifestazione, organizzata dal polo liceale e promosso da PromoturismoFvg, ha visto la partecipazione degli studenti dei tre istituti della città, che si sono esibiti in attività teatrali, coreutiche, musicali e multimediali, frutto del lavoro attuato durante l’anno scolastico come approfondimento dell’offerta formativa. Sul palco i rappresentanti deli studenti Gabriele Bevilacqua (Alighieri), Andrea Urso e Veronica Iurilli (Duca degli Abruzzi) e Beatrice de Paoli (Slataper).

Ad aprire il gran galà è stata la dirigente scolastica Giovanna Petitti, che con entusiasmo ha dichiarato come si trattasse “di una serata oltremodo speciale, preziosa, per il tempo che dedichiamo alla missione maieutica affidata alla nostra scuola. Sentiamo con profondo senso di responsabilità questa missione”, in quanto “lavorare con gli studenti significa accompagnarli in un processo di sviluppo delle personalità” affinché “raggiungano un pensiero critico e un sistema di valori alla base dell’individuo”. Un sistema che forgia gli animi e non consente smarrimenti, nella misura in cui “vi farà da stella polare”, ha aggiunto rivolgendosi a tutti gli studenti.

E, come al Kulturni dom nella serata dedicata alla notte dei licei classici, ha voluto sottolineare l’importanza del dialogo con le istituzioni e con le autorità, un futuro che assicuri “una partecipazione attiva alla cosa pubblica”. Anche grazie al “profondo senso di responsabilità in cui trovano sintesi pluralità e inclusione”. La dirigente ha poi concluso dicendo come “questo bagno di entusiasmo ed energia ci gratificherà e darà significato al lavoro di noi tutti”. Lo spettacolo è iniziato con l’esibizione di Giulia Primavera, premiata a Udine il 6 maggio al concorso “Tiziano Terzani”.

Una canzone cantata e suonata al contempo, dove i versi “Come stai? Dove sei? Cosa fai? /Spero di vederti prima o poi” e “Siamo connessi ma in realtà siamo lontani/con rapporti pseudoumani”, alla fine sono accolti con uno scroscio di applausi. A seguire, la canzone dedicata ai Bambini Farfalla, intitolata “Mille colori”, in cui hanno cantato “I trovieri” dello scomparso Luigi Pipia, accompagnati dagli studenti. A conclusione, è salita sul palco Simona e la sua bambina di appena nove anni, Rebecca, affetta dalla malattia rara che rende la pelle delicata e fragile come le impalpabili ali di una farfalla, per ringraziare il pubblico e sensibilizzare la popolazione a una tematica tanto dolorosa quanto poco conosciuta.

Riflettori poi sul coro dello Slataper, che ha iniziato nel lontano 2014 e da allora è cresciuto ulteriormente, fino a vedere una delegazione esibirsi al cospetto del presidente Mattarella sull’Isola d’Elba. Responsabile del progetto è il professor Marco Luciano, il quale ha voluto dedicare la serata alla memoria del compianto Ettore d’Osvaldo, direttore di coro al D’Annunzio. “Per noi si tratta di una rinascita - ha osservato Luciano, introducendo con entusiasmo “Flowers” di Miley Cyrus - prima del covid eravamo più di un centinaio, ora una ventina”.

Splendida anche l’interpretazione di “Back to black” di Amy Winehouse e “Someone you loved” di Lewis Capaldi, “affetto dalla sindrome di Tourette, non canta più”. A chiudere la passionale “Rolling in the deep” di Adele, dove il coro è accompagnato dalle chitarre elettriche.
Il progetto successivo è stato realizzato da 14 studenti che si sono cimentati nel genere teatrale del giallo, ambientato a Londra, che narra dell’omicidio della dottoressa Mary Evans in una sorta di psicodramma dal finale incompiuto. Di grande rilevanza anche il progetto “Breaking the walls” della professoressa Carla Tosoratti.

Questo è stato uno scambio scolastico che ha consentito ai ragazzi di trascorrere una settimana in Israele, fra Gerusalemme e Tel Aviv, per poi ospitare a Gorizia i ragazzi israeliani. “Si è trattato di un lavoro in sintonia fra gli studenti, ma anche un’occasione per i docenti, che hanno potuto confrontarsi nei metodi educativi. Un progetto che ha insegnato molto e probabilmente non finisce qui”. Nella prosecuzione dello spettacolo si avvicendano cortometraggi e filmati, con la proiezione in anteprima di “Ties”, al quale segue il video di Marco De Facchinetti “La vita fuori”, già premiato al concorso “Tiziano Terzani”, con citazioni dei cartoni giapponesi.

A chiudere le danze è stato il progetto teatrale Dioniso, curato dalla professoressa Rosy Tucci, e comprendente tutti gli studenti del polo liceale, per mettere in scena diversi brani che riflettono sulla guerra e costituiscono il prologo de “Il canto di Astianatte”.

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