Quelle lettere mai spedite dai manicomi, storie a Ondee Mediterranee a Gradisca

Quelle lettere mai spedite dai manicomi, storie a Ondee Mediterranee a Gradisca

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Quelle lettere mai spedite dai manicomi, storie a Ondee Mediterranee a Gradisca

Di Redazione • Pubblicato il 18 Lug 2024
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Venerdì l'incontro dedicato al progetto sulle lettere scritte (e mai spedite) dagli internati nei manicomi. Gli appuntamenti nel fine settimana.

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Continuano gli incontri di approfondimento di "Lettere Mediterranee" nell'ambito di Onde Mediterranee, organizzato dall'associazione culturale Euritmica a Gradisca d'Isonzo: venerdì 19 luglio, alle 20.45, Mariangela Capossela (nella foto, a dialogo con Agnese Baini) presenta il suo progetto “C.I. Corrispondenze Immaginarie”: si tratta di un’opera di arte pubblica partecipata che riporta alla luce le lettere scritte (e mai spedite) dagli internati nei manicomi e crea così un dialogo epistolare sulla malattia mentale.

Mariangela e i suoi collaboratori hanno esplorato gli archivi degli ex manicomi di Gorizia e Trieste, hanno trovato le lettere dei “matti” (che nessuno ha mai spedito ai destinatari) e hanno deciso di “restituirle” all’oggi. Hanno scelto alcune di queste lettere e le hanno fatte trascrivere da persone comuni, volontari, su fogli di pergamena, con scrittura calligrafica (questi momenti sono gli “scrittoi pubblici”). Una volta scritte le lettere (oltre 250) sono state mandate ad altrettante persone comuni che hanno fatto domanda di riceverle impegnandosi a scrivere una risposta (alcune stanno già arrivando).

Le lettere e le loro risposte saranno “raccontate” in una performance site specific. Il progetto vuole agitare le microstorie contenute tra le carte, tra le vite degli ospedali di allora; vuole muovere verso un discorso pubblico intorno alla malattia mentale e una necessaria risposta collettiva, ancor più necessaria - simbolicamente - nell’anno celebrativo di Franco Basaglia, in particolare nelle terre della sua rivoluzione. L'incontro si terrà in Corte d’Aviano.

Il giorno dopo - sabato 20 luglio - arrivano Max Collini e Arturo Bertoldi alle 19 sempre in Corte d’Aviano e raccontano il loro libro “Storie di Antifascismo senza retorica”. L’ex voce e autore degli Offlaga Disco Pax (Collini) e il presidente dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea di Reggio Emilia (Bertoldi) - raccontano come nelle parole semplici, forti, nei gesti concreti di solidarietà contro la barbarie stia il senso vero dell’antifascismo.

In questo libro c’è una Resistenza rossa come il sangue di chi combatté prima e dopo il 25 aprile 1945, «per una libertà diversa da quella americana», come direbbe Gaber. Storie che si rincorrono, tracciando un quadro di continuità che va dall’esperienza di opposizione ai fascismi al potere fino alle suggestioni di altri continenti, sempre alle prese con le battaglie per la giustizia sociale vera e il progresso reale per tutti. Storie di persone comuni, senza eroi, senza ufficialità, senza bandiere.

Gli autori dialogano con Giorgia Kakovic (attuale consigliera a Trieste, attivista perché antifascista, fervente sostenitrice del fatto che nessuno si salva da solo, e allo stesso tempo grande fan del silenzio mattutino) e Gaetano Dimita (che segue Max Collini da sempre e sta elaborando una tesi di laurea sulla sua biografia e la sua arte).

A seguire, dalle 20.45, protagonisti del talk nella Corte d’Aviano sono Luca Misculin, che dialoga con Alessandro Pagotto, sindaco di Gradisca e Francesco Zanuttin (Donk Humanitarian Medicine). Modera Anna Dazzan. Luca Misculin è giornalista de Il Post, per cui si occupa soprattutto di Europa e migrazione. Autore del podcast “La nave”, un racconto quotidiano a bordo della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere; per il Post ha realizzato anche due podcast di divulgazione storica, “La fine del mondo” e “L'invasione”, quest'ultimo sulla diffusione delle lingue indoeuropee in Europa.

A Gradisca dialoga di migrazione a tutto tondo, focalizzandosi sulle specificità del territorio del Friuli Venezia Gulia e - in generale - italiano. Il neoeletto Sindaco di Gradisca Pagotto ha l’occasione di ripercorrere le specificità e il significato di accoglienza per una città che ospita centri come Cpr e Cara. A Francesco Zanuttin il compito di raccontare la quotidianità dei medici di Donk che volontariamente prestano cure sanitarie gratuite a coloro che non vi hanno accesso, che in questi ultimi anni sono in gran parte migranti della rotta balcanica o di altre vie (ma non solo: anche persone con disagio sociale e/o psichico, badanti e nurse straniere...). Ad accompagnare il dialogo la giornalista e attivista friulana Anna Dazzan. cold-smooth-tasty

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