la lettera
I nostri bambini, un valore prezioso
Ci scrive il signor Luigino Francovig, che prende in esame la posizione della nuova struttura che ha le sue esigenze ambientali e di spazi.
Oggi ci scrive Luigino Francovig che esprime le sue perplessità sulla realizzazione di un nuovo asilo nido aziendale che secondo lui sorgerà troppo vicino allo stabilimento navalmeccanico della Fincantieri. Francovig prende così in esame la posizione della nuova struttura che ha le sue esigenze ambientali e di spazi. Per l’autore inoltre, questo progetto rappresenta un forte rischio per la salute dei più piccoli. Infine, emergono i richiami alla necessità di un piano ambientale e alla garanzia della continuità per il futuro dei bambini che cresceranno. SF
Sono nel piazzale dove si trova l’entrata principale dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone. Di fronte, oltre il portone, oltre i muri che delimitano i confini, vengono completate le costruzioni delle navi passeggeri, un concentrato di bellezza, tecnologia, lusso, offerte uniche che rispondono e sodisfano le richieste delle classi che possono scegliere. Il meglio possibile, un valore riconosciuto da tutto il mondo. Alla sinistra del piazzale si trova l’ex albergo operai, dove l’azienda ha deciso di ristrutturare un’ala, funzionale a ricavare un asilo nido per 35 bambini, per i figli dei lavoratori.
Per loro, i bambini, serve immaginare, progettare, un asilo nido come spazio sicuro e accogliente, che stimoli la creatività, adeguato alle nuove metodologie della didattica, che garantisca le esigenze diversificate per tutte le fasce di età, dai 3 mesi ai 3 anni, in modo che si sentano a proprio agio. Un asilo nido quale parte fondamentale dell’ambiente circostante, della città. Il mare, il verde del carso, il cielo diventano riferimento di base. Spazi e aule orientate per godere appieno della luce durante la giornata, dove le attività interne siano anche visibilmente a contatto con l’esterno, il mare e il verde. Quindi, superare l’edificio scolastico concepito come contenitore isolato, un’aula chiusa. Un grande dovere morale.
Non meno importante la protezione della salute. Purtroppo il luogo prescelto confina con lo stabilimento dove molte lavorazioni e molti materiali sono nocivi. rumori, fumi, odori di vernice e diluente, fibre di isolamento, inoltre confina con la strada che porta ai parcheggi e all’entrata dello stabilimento, che provoca un inquinamento causato da migliaia di macchine e mezzi pesanti. Rischi ambientali, che “Panzano” da sempre ha lottato per risolverli. Molto, troppo, resta da fare, per cui, la scelta di mettere i bambini, che sono permeabili all’ambiente circostante, alla fonte delle cause non e intelligente, subire nemmeno. Esiste uno studio ambientale aggiornato su Panzano che da sicurezza? Per evitare che diventino dei “bambini designati” venga applicato il “Principio di precauzione e il Principio di prevenzione in materia ambientale” del 22/4/2021 Regione Fvg. Sicuramente sarà tutto in regola per un funzionamento minimo, troppo poco.
Penso che i bambini meritino il meglio possibile, dimensioni in maniera corretta ed ottimale, e un luogo dove è protetta la salute. I lavori avanzano, sulla base dei permessi firmati. La firma dei responsabili delle scelte. Con grande rispetto: le navi sono fatte bene a regola d’arte, belle, con le luci che accecano, diventano l’orgoglio della città solo alla consegna. Senza un giusto riconoscimento di merito ai lavoratori - che sono artisti - e senza utili sul territorio, sono opere di passaggio. Mentre ognuno dei figli vale più di tutte le navi, sono la continuità. Mi permetto allora di dire che anche per la Fincantieri l’asilo nido è la nave più importante in costruzione, è il biglietto da visita per il suo futuro. Loro, i bambini non possono scegliere, per loro scelgono altri, una grande responsabilità.
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